Un prog molto fuori dai canoni, quello presentato dagli Exawatt.
Sette brani, scorrevoli, con buoni arrangiamenti, molto melodici e aiutati da una buona registrazione che riesce a far gustare quasi al meglio il sound della band.\r\nDevo essere sincero, non amo molto il genere proposto dalla band, però devo ammettere che questi cinque ragazzi ci sanno proprio fare.
Per fortuna i brani non sono confezionati nella maniera più classica, spesso la chitarra e le tastiere permettono ai brani di differenziarsi dal solito prog, per esempio la parte di pianoforte della terza traccia e veramente fuori dai classici schemi anche se subito dopo ci si va ad imbattere in un classic solo di synth che nel prog non può mai mancare.
Unica nota negativa, e comune a molta band, la voce, Luca non me ne volere ma si sente troppo che sei italiano, per carità la voce è molto bella ma la pronuncia è stata la prima cosa che mi saltata all’orecchio.
Tutto sommato un buon lavoro, spero che il prossimo sia più personale.
Nella demo è inclusa una bellissima cover dei Rondò Veneziano, “Odissea Veneziana”, riarrangiata in stile power-prog.
BF