RecensioniTechno Death

ENDORPHINE – The Future seed (Autoprodotto – 2004)

Amore a prima vista è stato per me con questa ensamble partenopea conosciuta come Endorphine, a dimostrazione di come Napoli non esporti solo nel mondo robe come Gigi d’Alessio, la pizza e altre cose già dette e ridette, ma anche grande musica e grandi musicisti anche in ambiente metal e che metal. Il quintetto infatti propone un genere dalle tinte molto cangianti: si spazia infatti dal thrash di più fresca generazione targato Nevermore ad un death metal molto tecnico, melodico e creativo a’ la Opeth, e ci aggiungo anche del mio: forti in numerose parti la lezione death/fusion regalataci dai Cynic e dagli Agora.

Molto sostanzioso come promo: nove track devastanti ed allo stesso tempo mutevoli e con un feeling tutto loro, ogni brano ha una vita a se ma, al contempo, il lavoro non risulta, come dire “a compartimenti stagni”. Growl e voce pulita convivono insieme senza scontri, così come gli arrangiamenti spiccatamente più speed e serrati convivono in armonia con parti melodiche, dalle sature venature nostalgiche.

C’è un progetto e una linea di condotta ben precisa in questi Endorphine, ma soprattutto, ed è quello su cui insisto sempre, c’è molto buon gusto.

Alex Nespoli

Valutazione

8.0

Voto

Pros

  • +

Cons

  • -
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