C’è poco da dire su questo quartetto ellenico, esportatore di un heavy/power/neoclassic metal, scontato e piatto come una sogliola, filiazione diretta del sound degli Y.Malmesteen’s Rising force, con l’aggiunta dei soliti ritmi ultra serrati del power odierno, di quelli che fanno venire in mente capelli alzati dal vento mentre si cavalca il solito Falcor di turno.
Virtuosismi e barocchismi chitarristici dalla presa molto debole, la fanno da padrona, come i soliti cantati lirici armonizzati alla fine. Dodici brani, con tanto di ballad, suonati bene ma ultraripetitivi e veramente minati nell’originalità.
MURNAU