RecensioniTechno Death

CULT OF SHADOW – From maelstrom (Autoprodotto – 2002)

Veramente notevole il promo dei Cult of Shadows, band nostrana, dedita ad un progressive/death metal imbevuto di musica gregoriana, prog rock e gothic, molto energico e particolare. La band, nonostante si sia formata solo nel 2002, si dimostra ben compatta e determinata, grazie alla professionalità e all’inventiva dei suoi membri, Matteo”Ghalad” Belloni (basso, tastiere e programming), Ivan ”Lestat” Pirotta (tastiere e samples), Helios Ingrassano (voce) e dei due guest musicians Lie (chitarre) e Lofoden (batteria).

Le quattro tracks contenute nel promo, intitolato ”from Maelstrom”, risultano abbastanza omogenee sia dal punto di vista tecnico che da quello stilistico; quest’ultimo poi, come recita il titolo del cd, è un vero gorgo di stili e di influenze diversissimi: si passa dal power/prog dei Symphony X al death melodico dei Dark tranquillity, dai su citati canti gregoriani al gothic, dai Soilwork ai Messhuggah.

Il demo si apre con la title track, brano strumentale di soli quaranta secondi ma di grande atmosfera, ideale anticamera alla più energica e ”progressive” ”Through her eyelids of spectre”, che alterna parti decisamente serrate ad altre più spiccatamente sperimentali. Segue poi ”Gorgons in my cold room”, brano death decisamente pesante, che mescola momenti doom a melodie pianistiche di stampo più prog, ed è qui che si notano le influenze, specialmente, dei Dark tranquillity e dei Messhuggah.

Chiude il demo ”The Emerald Vessel of Lethe”, brano che in alcuni punti ricorda lo stile dei Cradle of Filth di Midian, ma con la consueta infarinatura di death/prog.

Ottima la qualità della registrazione, che, rende sicuramente giustizia all’ottimo lavoro della band, la quale è riuscita, nell’arco di quasi un anno, a creare un prodotto veramente notevole per stile, atmosfere ed inventiva. I brani, nonstante siano pochi, risultano abbastanza complessi e difficili da comprendere ad un semplice primo ascolto e sono sicuramente destinati ad un pubblico di ascoltatori non amanti dei semplici prodotti standardizzati. C’è da ben sperare per i Cult of Shadows, che sicuramente non passeranno indisturbati sulla scena e che con molta probabilità potranno ottenere un buon posto nel panorama metal italico e, perchè no, europeo.

Alex Nespoli

Valutazione

7.5

Voto

Pros

  • +

Cons

  • -
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