AH! Finalmente, era dai tempi dei Cockandballtorture e dei Retch che non mi trovavo a recensire un bel po’ di carne macinata, che noi, addetti ai lavori, chiamiamo brutal death metal. Gli Zora sono un trio calabrese, dedito ad un brutal death senza particolari fronzoli, diretto e d’impatto, cattivo e truculento. Ovviamente, è inutile dirlo, il tema portante delle lyrics è quello canonico della decomposizione. Ma accanto a quella fisica, gli Zora espandono il discorso ad un’altra putrefazione, quella delle menti e della società, dimostrando che il brutal death vuole dire qualcosa e non solo gorgogliare oscenità.
Con l’abbattimento del buon gusto e dei canoni della buona musica, il brutal, nelle sue forme iperviolente, si schiera contro gli stupidi trendismi e i perbenismi fine a se stessi, che sono la vera causa della morte della società e, in linea diretta, della vera e buona musica.\r\nTosto e bastardo. Non vi è altro da dire. Zero riff e ritmiche vomitose.
Stay brutal.
MURNAU