Il terzo full-lenght degli Americani che confermano la loro attitudine al death-metal di stampo moderno. La produzione supporta le undici tracce presenti e la tecnica dei musicisti da una spinta notevole all’intero lavoro. Le prime “A Trigger Full of Promises” e “I Know Hollywood and you ain’t it” macinano riff su riff e la partenza risulta essere incisiva. Per gli amanti del genere, l’ascolto di tutto l’album non sortirebbe alcun effetto mentre, per chi osserva e ascolta i tanti lavori che arrivano in redazione, si accorge che la band è si valida, ma non riesce ad apportare l’originalità giusta per mettersi ai vertici del settore.
Questo non vuol dire che la band non vale niente, bisogna solo cercare un espediente che faccia riconoscere la band tra le tante in circolazione. “And The Dead Walk Again” e potente e diretta, e con i coretti al centro del brano, salta subito all’ascolto per l’orecchiabilità.
“No Saving Me” e l’unica traccia lenta dell’album, melodica al punto giusto. Nel complesso With Devils Amongst us All, non delude le aspettative dei fans, ma arrivare sino al termine del disco, non è impresa per tutti.
Stefano De Vito