Ecco arrivare in Italia, i mitici Exploited, band capostipite del filone punk .
Gli Exploited, tanto attesi e acclamati, si sono formati nel 1980 ad Edimburgo e subito hanno avviato un’incessante attività live caratterizzata da inconfondibili sonorità certamente legate alla scena punk del ’77 e a gruppi storici come Sex Pistols e Clash. Ma è lui, Wattie Buchan, leader indiscusso, a rendere gli Exploited tali. La voce, infatti, è l’unica icona fissa del gruppo, dopo continui cambi di formazione dei componenti, Buchan rimane il simbolo fisso sin dagli esordi. La storia della sua band tocca apici straordinari negli anni ’80 con numerosi concerti e una serie impressionante di album di studio, EP, LP, album live e raccolte. Il loro sound, sin da subito è caratterizzato da un’estrema aggressività e da una martellante velocità così da contaminare il punk con dinamiche thrash-metal. A contraddistinguerli anche i testi delle loro canzoni spesso anarchici e con riferimenti all’esercito, alla polizia, al governo britannico e ovviamente al ‘sistema’ come è dimostrato dal titolo dell’ultimo album ‘Fuck thesystem’ (2003).
Dei loro 22 album incisi, il primo ‘Punk’s not dead’ (1981) è ancora considerato emblematico nella scena punk-hardcore e continua ad esaltare generazioni di punks dagli anni ’80 a oggi.
L’immagine degli Exploited è stata sempre contrassegnata da polemiche e contraddizioni. Buchan, indossando maglietta con la svastica, insultando il pubblico e incitandolo alla violenza, ha sempre, con questi atteggiamenti, destato l’interesse dei media che hanno definito gli Exploited ‘una band nazista’. In realtà la loro direzione politica non è mai stata resa esplicita e ancora oggi è difficile da definire. Ritornando cmq alla musica eccoci al Transilvania Live di Milano, e vede aprire due gruppi italiani : I 200 Bullets e gli Scumbags.
Premetto che non ho seguito particolarmente la loro esibizione, infatti, entrambe le band proponevano un genere di musica non convenzionale per il sottoscritto. Infatti, la loro musica poteva essere accostata a band quali Pornoriviste e via dicendo.
Finalmente ecco scoccare le 23 e partono subito gli Exploited.
Il massacro sonoro è imponente, niente da dire, e Wattie sbraita come un animale… ma per me questo non è punk: sono pezzi punk suonati a una velocità pazzesca ma con una fortissima influenza metal. Il pubblico comunque non la pensa come me, visto che sotto il palco è un vero massacro, con il pogo che si spinge lontano dalle transenne fino quasi a metà locale. Ci sono pezzi tratti dagli ultimi due album (Holiday In The Sun, Beat The Bastards, Fuck The System, Chaos Is My Life, You’re Fucking Bastard) nonché i classici cavalli di battaglia: Alternative, Dead Cities, I Believe In Anarchy, Fuck The U.S.A. o Troops Of Tomorrow (dei Vibrators)
L’ultima canzone “Sex and violence” vede salire sul palco la maggior parte dei presenti, e subito si apre una bolgia disumana.. Forse l’unica cosa che ha deluso è che cmq non han eseguito la classica Barmy Army che un’po’ tutti si aspettavano
Direi un concerto spettacolare come solo gli exploited san fare, che riconferma ancora una volta gli Exploited come una delle band culto e di punta del genere.
Ermanno Mainardi