Quartetto russo dedito ad un death metal incisivo e mai scontato con personali accorgimenti.
A tal proposito si veda la parte vocale di “Open up Entrails” in pieno stile elettronico, con contaminazioni spiazzanti nel coso del brano. Dopo l’intro iniziale l’apertura con “Devils Eye” è diretta e incisiva, proprio come tutto il lavoro proposto. L’idea di inserire partiture metal-core in “A Passage in The Sky” è ottima e lascia la voglia di riascoltarla tutta.
La produzione è buona ed i musicisti suonano ottimamente, creando cambi di tempo inaspettati come in “All A long The Runway”.
La propensione a creare una scia personale traccia dopo traccia, arriva come un forte vento a spazzare tutti gli indugi per i Grenouer.
Un album composto da sei tracce (esclusa l’intro e la parte multimediale) costellato solo da pareri positivi.
Ottimo.
Stefano De Vito
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