“Trascend into Ferocity” è un album con degli spunti davvero interessanti e il quintetto danese grazie anche ad una discreta produzione, merita di essere ascoltato. I brani sono costruiti in modo da portare la classica e devastante scena di dissezione umana e mutilazioni a varie parti del corpo e le partiture ritmiche sono molto originali.
Chitarre, basso e batteria corrono in un’unica direzione e quando staccano per cambiare tempo c’è sempre un riff spiazzante; “Indulge in self Mutilation”, “Clenched Fist Obedience”, “Trephine the Malformed” sono dei brani che riassumono gli aggettivi sopra citati con una superba prestazione della band. La parte che colpisce di più in un lavoro come Trascend into Ferocity, è la freschezza di idee della band e, vista la difficoltà del genere a cambiare sonorità, verranno sicuramente apprezzati notevolmente.
Ignis fatuus