
I tedeschi Vengeance hanno raggiunto nuovamente una loro performance spettacolare, con la voce di Leon Goewie sempre più graffiante e cattiva. La loro attinenza a solcare le melodie vicine a band quali Ac/Dc, ci rende partecipi di due brani stupendi: l’iniziale titletrack e “No Mercy”, dove è impossibile non muovere freneticamente il capo.
L’album si snoda attraverso sonorità avvincenti ma anche in cadenzate melodie come “Mind Over Matter”, col ritornello da cantare a squarciagola. Un album che ha dello straordinario, un ritorno sulla cresta dell’onda per i Vengeance, che non danno un solo secondo di pausa all’ascoltatore. “Bad Attitude” e “Had Enuff” sono trasportanti e dirette, una bomba piena di emozioni pronta ad esplodere.
I riff sono precisi e pieni di incisività gli assoli, si ascolti “Cowboy Style” per rendersene conto. Piccoli arrangiamenti di tastiera in “Now and Then” donano un atmosfera rockeggiante al brano, un espediente ben dosato che regala personalità all’intero lavoro.
Un come back di ottima fattura con special guest del calibro di Arjen Lucassen, (Ayreon), Mat Sinner (Sinner,Primal Fear), Michael Eurich (Warlock, Casanova), Michael Voss (Mad Max, Casanova, Silver).
Stefano De Vito