Terzo full-lenght per questo quartetto che propone metal-hardcore. Registrato agli Audiohammer Studio di Sanford, Florida, l’album gode di un’ottima produzione ma allo stesso tempo, di brani sicuramente validi.
Sia “Detonation” che “Entrance of The Conflagration” colpiscono per i loro riff, accompagnati da una voce, quella di Matthew Heafy, che a tratti ricorda il vocalist dei Metallica.
Prodotti da Jason Suecof, The Crusade colleziona momenti personali intrisi di cori ben strutturati, in parti dove i Trivium hanno avuto l’abilità di creare trasportanti melodie. Un lavoro dove è possibile scorgere refrain thrasheggianti, si veda “Unrepentant”, e farsi trasportare nello stesso tempo dai cori di “Becoming The Dragon”.
Le idee ci sono e valorizzano l’album: soluzioni di unione tra chitarre e basso in modo da formare un sound potente. “Contempt Breeds Contamination” è orecchiabile mentre, trovarsi a fare headbanging nella successiva “The Rising”, è ordinaria amministrazione.
Ottimo album che crea un seguito positivo per le band che vogliono suonare questo genere.
Stefano De Vito