Una serata particolarmente devastante di metal estremo.
Arrivato in ritardo sul previsto per ragioni di lavoro, trovo il locale “il mitico Indian’s Saloon” di Bresso (MI), abbastanza pieno e con un’atmosfera già calda.
I primi ad aprire sono i Defiled, giapponesi autori di un brutal death metal di scuola Incantation/Deeds of Flesh: la loro proposta non è malvagia ma al sottoscritto non hanno entusiasmato più di tanto.
I secondi sono i mitici Cadaver che qualche hanno fa, se non ricordo male avevano pubblicato un disco sotto il nome Cadaver Inc., passato a molti inosservato. Sono sempre stato un fan dei Cadaver, specialmente del primo mitico disco, pubblicato dalla ormai defunta Necrosis records, divenuta dopo la realizzazione di due o tre releases, la più conosciuta e famigerata Earache records che voi conoscerete bene per la pubblicazione di band quali Entombed, Morbid Angel, Carcass ecc.
Il loro show mi ha particolarmente stupito: veloci, tecnici e devastanti, l’impatto sul pubblico è molto positivo anche se, ahimè, sono veramente in pochi a conoscerli.
Finalmente arriva il momento dei tanto criticati Mayhem. Ammetto di non aver seguito più il combo in questione dopo il fenomenale e sorprendente “De Mysteriis Dom Sathanas”, anche perchè mi era capitato di ascoltare qualcosa della loro odierna produzione e il risultato non mi era sembrato molto interessante.
Devo dire comunque, che il gruppo mi è sembrato particolarmente in forma. Lo show comincia con pezzi recenti per poi lasciare spazio ai classici quali “Carnage”, “Deathcrush” (in cui mi ritornano in mente i vecchi e rimpianti Mayhem di Dead) con un Hellhammer veramente eccezionale, il suo lavoro è preciso e senza intervalli rende le canzoni della band incisive e potenti come su disco.
Lo stesso Necrobutcher mi sembra in formissima: cavalli di battaglia come “Freezing Moon”, “Pagan Fears” e “Necrolust” sono resi veramente bene.
L’unica vera pecca del gruppo è rappresentata dal cantante Maniac autore di una performance stanca e stremata.
A parte che l’abbigliamento e la sua presenza sul palco è terribile, face painting bianco con una riga nera sugli occhi. sono ormai lontani i tempi del loro esordio vinilico (Deathcrush ’86) in cui l’attitudine era quella dei veri Mayhem: cartucciere, borchie, jeans elasticizzati, scarpe da ginnastica magliette di Dead Kennedys, Cryptic Slaughter, Death e chi più ne ha più ne metta. Rimpiango veramente i tempi del mitico Euronymous e Dead; nel complesso una performance soddisfacente.
HAIL THE KULT ETERNAL!!!!
Ermanno Mainardi