
Power-doom infiltrati nel black metal, sparati a buona velocità dopo il solito intro iniziale (ormai tutti i dischi di stampo black metal ne hanno uno!). La voce accompagna bene le melodie proposte con uno screma secco. L’alternativa di spargere il loro sound in un doom cadenzato, risulta un ottimo espediente nella terza traccia (non chiedetemi di scrivere i titoli perchè nel booklet sono scritti al contrario e in uno stile indecifrabile!).
La buona produzione esalta alcune scelte stilistiche; a tal proposito si veda la quarta canzone con i suoi riff granitici e ben spalmati sulla base prima doom e poi power. In certi tratti si assiste ad una evoluzione del genere power attraverso distorsioni possenti e screaming perenne. La vena più oscura tocca la quinta traccia, che sembrerebbe uscita dal laboratorio dei Cradle of Filth.
Buone le scelte delle coriste dalla voce ammaliante e l’artwork che rende questo Fellatrix Discordia Pantokrator, un album composto da otto tracce interessanti.
Stefano De Vito