
Salta subito all’attenzione la produzione pastosa, nascondendo le ritmiche degli strumenti dietro i colpi di cassa della batteria. Dopo un intro acustico, la partenza è affidata a “…(to) Admire my Black Universe”, mettendo in mostra il genere affrontato: prog-death-thrash. Il brano in questione alterna momenti bui ad altri più interessanti, presentando un assolo non proprio consono al pezzo stesso.
Il demo non riesce a decollare e rimane appiattito tra la monotonia dei brani e il già sentito. “Requiem For a Dream (The Betrayal of Illusion)” è l’unico brano degno di nota, dai vari cambi di tempo e dalle melodie spiazzanti, sicuramente un ottimo esempio di come accostare i tre generi intrapresi dai Butterfly Noir.
Per migliorare, un primo passo deve essere fatto sulla produzione e, accostare ad essa un lavoro più intensificato sui brani da proporre, modificando anche in alcuni tratti la voce pulita. ( Esempio: nell’ultimo brano “Believe in Suffering”, a circa 4:30 dall’inizio del brano, la voce acuta intrapresa dal cantante stona).
Ignis fatuus