Bruno Teodori torna alla carica e lo fa col suo terzo demo intitolato “Tyranny”, dove viene ripreso l’andamento del primo demo. Il genere è ormai pleonastico affermarlo che è un sano e ultra collaudato “neoclassic style” metal. Le composizioni seguono sempre quella politica adottata dal talentuoso chitarrista, che, sebbene abbia composto dei brani per mettere in risalto il suo operato sulla chitarra, da spazio anche ad arrangiamenti molto curati. Tuttavia il sound è quello e non rimangono altre parole da spendere.
Il Teodori rimane sicuramente una delle cime del chitarrismo italiano, cime che purtroppo rimangono occultate per i motivi più vari: dall’intransigenza di questi musicisti all’ignoranza di certi discografici che vogliono il prodotto troppo orecchiabile, e la qualità di un sound come questo che scomoda due grandi nomi della musica quali un certo Vivaldi o un Ritchie Blackmore sono troppo per le orecchie ormai “commercializzate” di tanti poveri ascoltatori.