
Ritorna sulle scene Tim “Rpper Owen il cantante trombato per eccellenza (alla pari con Blaze Bayles, entrambi hanno avuto la sfiga di sostituire, in maniera più che dignitosa, due famosi cantanti icone del metal e di due band icone del metal, la sfiga ha voluto che entrambi capitassero in nel momento più basso della carriera delle suddette band causa una scarsezza di idee musicali a dir poco imbarazzanti) con una nuova band dove lui è l’artefice primario delle liriche e delle canzoni. Secondo voi cosa poteva suonare il sir Owen con i Beyond fear? Indovinato del bel massiccio e granitico HM che più granitico non c’è n’è.
Si parte alla grande con “Scream Machine” seguite a ruota da “And… you will die” e “Save me” trittico da infarto che detona nella seconda song in un’introduzione pseudo industriale di sottofondo e nell’ultima con parti tipicamente thrash nei momenti più veloci e feroci.
Adesso non continuo a dirvi i nomi dei restanti 9 brani e non sto qui tediarvi dicendovi cosa si trova in quel brano e cosa rende bello quell’altro, dovete solo sapere che qui non siamo davanti ad un capolavoro assoluto, ma davanti ad un grandissimo disco di HM si, dove mr. “Ripper” Owen fa il suo sporco lavoro alla grandissima (se solo una volta avete ascoltato la sua voce e la sua prestazioni vocali potrete capire, altrimenti flagellatevi a sangue tipo catari perchè non sapete quello che vi siete persi) la band è a dir poco compatta e precisa, la registrazione, come al solito ultimamente, è perfetta, la sezione ritmica spacca il deretano ad una balena, e gli assoli sono fantasmagorici.
E allora cosa volete di più dalla vita?
Fabio Calandrino