
L’utilizzo di una batteria vera ha di sicuro giovato al sound puramente death degli Zedher.
Eh si questo quaretto con alla voce AGONIA (Marco Rosati), alla chitarra AZEMAN (Giovanni Fabbri), alla batteria MECHANIX (Mauro Antonelli) ed al basso MLEUN (Manuel Piroso) col thrash e col black ha davvero poco a che fare.
Non c’è che dire il gruppo suona e lo fa davvero bene, la produzione risulta ben calibrata sui volumi, chitarre scarne ed aggressive che presentano nei soli una minima radice thrash creano la base adatta per la voce che alterna growling e screaming non esaltanti ma incisivi e decisamente a tema.
La batteria precisa e ben prodotta compie egregiamente il suo mestiere pur non discostandosi da canonigià scritti.
Per quanto concerne il demo “metal possession” quattro le tracce, ispirate, a detta del gruppo, a tematiche di stampo horrorifico.
La traccia più significativa del demo è senza dubbio l’omonima “zedher” diretta e violenta grazie al riffing veloce ed all’accenno melodico anche se spunti interessanti li si riscontrano anche in “real cannibal” che chiude la prima vera “fatica” degli zedher.
A mio parere un bel quartetto di metallers che non apporta assolutamente nulla di nuovo alla scena ma che va ad infervorire il focolaio della scena estrema italiana pur non caraterizzandola.
Non resta che ascoltarli dal vivo!
Grawl Malcom & Co
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