
Con questo “All the way to the sun” i TNT tornano in scena dopo “Transistor”, datato 1999.
Si comincia con A FIX, brano d’impatto che presenta nel refrain la sua parte più interessante; segue TOO LATE, traccia che nelle belle melodie vocali di Tony risulta nostalgica e dove troviamo, come nella maggior parte dei pezzi di quest’album, il guitar sound che strizza l’occhio a produzioni “stile ultimo John Norum”.
DRIVING, dai connotati easy, lascia il tempo che trova e spezza l’atmosfera finora raggiunta. Lo spirito easy lo ritroviamo anche in THE LETTER, con sonorità più tipicamente TNT ma stavolta il risultato è interessante ed accattivante; si procede con ME AND I, song solare cosi come la commerciale SOMETIMES, arricchita da tappeti di chitarre acustiche e, in alcuni punti, dall’innesto di bongo e cembali, ma dove il guitar solo è assolutamente fuori luogo come la cover WHAT A WONDERFUL WORLD (interpretata storicamente da Luis Armstrong e scritta da George Weiss/Bob Thiele) anche se devo dire che i nostri, dal bridge in poi, riescono a personalizzarla egregiamente. ALL THE WAY TO THE SUN è caratterizzata da un riff che nella pesantezza ricorda gli Europe “new style”, buoni chorus ma senza mordente! MASTIC PINES introduce BLACK BUTTERFLY dalle tinte oscure! SAVE YOUR LOVE, Bon Jovyana nelle strofe e alla The Cult (periodo r’n’r) nei ritornelli, non è il massimo dell’originalità ma è gradevole.
READY TO è il brano più caldo dell’album dove anche il guitar solo è ben incastrato e il refrain malinconico gli fa da degna cornice. La voce di Tony Harnell risulta sempre molto buona ma non alza il livello di questo lavoro che (tranne in alcuni casi) nelle idee è sostanzialmente mediocre. Molto buono anche il lavoro di Dahl e di Le Tekro (nonostante i solos spesso “glaciali”).
Savino Ficco