Per parlarvi di questo disco, per recensire questo disco, premetto che ci sarà una parte che evocherà il classico mood del “come suona”, “il pezzo forte” e le “influenze di turno”, e una parte che sara pienamente e prettamente empatica, fatta di cuore e riconoscenza musicale a questo poliedrico artista.
“Key To Your Kingdom” è il terzo lavoro solista per Filippo Tezza (cantante dei Chronosfear): a primo ascolto è palese che Filippo sia un grandissimo amante del power, e qui in questo disco le sfumature sono assolutamente prog/power metal (poi vabbè, io sono un amante di Blind Guardian, Soen e vari ed eventuali). C’è tanta voce, tantissima, sentiamo la sua voce a tratti anche sovrastare tutto e ascoltiamo le sue doti e la sua estensione vocale che non sono super eccelse, ma coerenti; Filippo tiene davvero bene fraseggi e melodie senza mai strafare e conoscendo benissimo il suo mezzo. Il disco è un avanzare di circa cinquanta minuti verso quello che è il finale, ma di cui voglio parlarvi tra un pò.
L’album ma soprattutto i fraseggi di Tezza non risuonano mai banali, vi starete chiedendo… perché dovrebbero? Signori, siamo davanti a una “one man band”, a un artista che in solitaria e con la caratteristica di essere polistrumentista ha creato questo intimo e fantasioso album; ecco perche parlavo di cuore ed empatia, un artista che cura finanche l’artwork della copertina (così fantasy e così ben fatta!!!) per me merita!
Per quanto i suoni non siano fantastici, risultano comunque abbastanza puliti e ben riusciti.
Questa la tracklist:
- The Fire Still Burns
- Voices
- Dead Roses
- Key to Your Kingdom
- Cold Rain
- Endless Night
- Moonlight Chant
- For Death or Glory
In questo disco c’è tutto. Ci sono ritmi incalzanti, c’è tanto power alla Stratovarius come si può sentire nel singolo “Moonlight Chant”, c’è anche una classicissima ballad “Endless Night”.
Se dovessi dare un aggettivo a questo lavoro direi ELEGANTE, e ci aggiungerei RAFFINATO. Un lavoro così si può fare solo se si ha tanto amore e tanta dedizione non solo alla musica ma al genere stesso, e Filippo lo fa benissimo e ce lo fa capire in chiusura, quando terminato il viaggio ci lascia con “For death or glory” una suite in più passaggi, la sua composizione più intima di ben 14 minuti che non stanca, che si fa ascoltare tutta e non risulta né banale e né “too much” anzi è messa lì e ci sta tutta con i suoi lunghi minuti di esecuzione!
Bravissimo Filippo Tezza, bravo perchè questo disco suona con il cuore di un amante del power vecchio stampo con molte sfumature prog ben fatte; bravo perchè ha composto e ideato il tutto, le melodie, gli strumenti, tutto! E ancora bravo Filippo perchè anche l’artwork, farina del tuo sacco, è decisamente in tema ed è davvero una chicca.
Non posso che dare un meritato voto alto a questo album, che seppur risenta di una non eccelsa produzione, compensa quest’ultima con tutta l’anima e la passione dell’artista!!!
Voto: 8/10
Manilla Raven
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