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SAVIOR FROM ANGER / POWER BEYOND – The Gates Of Eternal Mist (Metal Zone Italia – 2024)

savior from anger - power beyond

“The Gates Of Eternal Mist” è un lavoro che segna il ritorno di due band storiche dell’heavy/power di matrice statunitense come i Savior from Anger e i Power Beyond. Operanti nella scena partenopea, i primi in particolar modo sono una presenza fissa su queste pagine virtuali, anche in virtù della “costola” Nameless Crime che vede sempre protagonista il mastermind e chitarrista Marco Ruggiero.
Per chi non li conoscesse, i Savior from Anger erano attivi in Campania sin dai primi anni 2000, prima di tentare la carta dell’avventura americana a metà anni ’10 e riprendere l’attività in Italia in questi ultimi anni, sempre sotto l’egida dell’axeman Ruggiero, anche cantante nelle versioni demo dei pezzi qui inclusi. Un modus operand che ricorda da vicino i Vicious Rumors, a cui il monicker è chiaramente ispirato, benché nella paletta sonora dei Nostri ci sia sì lo US Metal di Metal Church, dei Savatage più straightforward e del già citato gruppo di Thorpe, ma anche un discreto richiamo alla comune origine priestiana dei summenzionati colossi. E sono proprio i Judas Priest a informare di sé l’opener “Out of Control”, cavalcata powr forse sin troppo ordinaria ma che ha il pregio di dispiegare al meglio le qualità del singer Francesco “Freddie” Lino, davvero un nuovo acquisto degno di nota. Degno di nota e multiforme, perché nella successiva “Queen of the Night” (all’inizio pensavo a una cover dei Vanadium, dato il titolo!) i toni si fanno più graffianti, lasciando le parti vocali indulgere anche su tonalità più basse; di sicuro, la parte del leone la fa l’impeccabile assolo di Ruggiero, ottimamente costruito secondo i dettami neoclassici malmsteeniani ma con un tocco del compianto Bill Tsamis o del connazionale Fulberto Serena nella scelta accurata delle note. La ciliegina sulla torta è poi un pezzo come “Save Me” che non può che fare da perno a un lavoro simile, con il suo incedere sfrontato che ricorda appunto i Savatage di fine anni ’80 / inizio ’90 e un ritornello che si pianta talmente in testa da meritare ampie fortune, magari grazie a un videoclip promozionale.
Sul lato B virtuale dello split troviamo i già citati Power Beyond, anche loro non proprio di primo pelo e con marcate venature thrash metal cui si aggiunge un tocco heavy/power e un’attitudine sperimentale che può ricordare i terreni battuti da Death e Confessor – complice in quest’ultimo caso la timbrica vocale di Bruno Masulli. Un sound apparentemente arzigogolato ma con una sorta di “ordine nel caos” che lo rende molto affascinante, sia nei due estratti “cantati” – tra cui spicca “Temporal Cognition” – sia sullo strumentale “Magnetar”.
Non ci resta che ovviamente attendere le prossime mosse dei due gruppi coinvolti, sperando che questo “The Gates Of Eternal Mist” sia il punto di ripartenza ideale per una maggiore continuità discografica per entrambi, fuori dalle “nebbie” dell’oblio in cui diversamente cadrebbero immeritatamente.
Voto: 8/10
Agent Of Steel

Valutazione

8.0

Voto

Pros

  • +

Cons

  • -
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