Torment è sicuramente una cult band, che forse non tutti conoscono. Puoi raccontare in breve la storia della band?
A causa di abbondante abuso di alcool, devo per forza tener conto della bio già preparata e che è di seguito:
I Torment sono nati nel 1984 nel pieno spirito della generazione delle bands thrash metal di quei anni. Ai membri fondatori rimasti, Kannixxx (voce e basso) e Tumanix (chitarra), si unì Moulinix (batteria, ex Minitaur) nel 1994, dopo diversi cambi di line-up. Nel 1987, il primo colpo viene messo a segno con l’ep di cinque pezzi, “Bestial Sex”, che fu prodotto dalla band stessa. Senza alcuna distribuzione o promozione, furono vendute più di duemila copie ed è tuttora ricercato dai collezionisti. “Das Neue” (1989) fu realizzato a scopo puramente promozionale approfittando del contratto che avevamo con la Steamhammer, mentre in seguito, entrammo di nuovo in studio per registrare il nostro primo full-lenght con il titolo, forse più lungo della storia della musica: “EXPERIENCE A NEW DIMENSION OF FEAR. THE HORRORS OF THE PAST WERE JUST A TASTE OF THINGS TO COME. PAST EVENTS HAVE BEEN MERE HINTS OF FUTURE TERRORS. EVERYTHING SO FAR HAS ONLY BEEN A WARNING” (realizzato nel 1991). In tal caso anche la band ha seri problemi a ricordare per intero il titolo. A questo punto i nostri amanti della birra, cominciarono a presentare il loro materiale ad un pubblico sempre più vasto. Diecimila persone al Millerntor Festival (Amburgo) presero parte per il nuovo Thrash�n�Roll dei Torment. A tutto questo seguì un tour dall’enorme successo con i Messiah e gli Assorted Heap, durante il quale i clubs erano pieni come boccali di birra. Subito dopo questo tour, il pezzo “Sie Kam Zu Mir Am Morgen” (1992) fu realizzato come 7″ e seguito da uno split cd con i Minotaur e i Desert Storm (1993). Nel 1997 l’attuale line-up bevve tantissima birra e il risultato fu “Spermatized” che includeva quattro pezzi nuovi e quattro covers. In occasione della sua uscita, partecipammo al Wacken, dove suonammo subito dopo gli Hammerfall, davanti ad un pubblico già acceso e portato via da un devastante show pirotecnico. Lo “Sperm Ovuer Europe Tortour” continuò fino al 1999. Dopo un contributo alla compilation “Unbroken Metal” (1998) con il pezzo “We Still Die”, passavano i nostri primi quindici anni di carriera ed un altro album era alle porte (Not Dead Yet), con un conseguente tour all’insegna della distruzione e della violenza per tutta l’Europa fino ad arrivare al massimo con la partecipazione del Wacken Open Air del 1999. I Torment hanno poi partecipato per la compilation “New Generation Of Rock” con il pezzo “Nature’s Revenge” nel 2000 e hanno registrato quattro cover dei Motorhead per il tributo Motormorphosis. Nel 2003 i Torment tornarono sul palco per incenerire il Metal Bash Festival con uno show fuori dal comune con fuochi pirotecnici, distruzione e massacro.
Kannixxx, Tumanix e Moulinix: ma perchè avete adottato questi strani pseudonimi?
Tu sicuramente conosci famosi pseudonimi come Angelripper, Graveviolator, Witchunter, ecc., beh, noi decidemmo di fare di meglio con dei pseudonimi estremizzati ispirati dai fumetti di Asterix.
Vi siete mai chiesti come mai il vostro primo EP “Bestial Sex” abbia venduto così tanto e sia diventato oggetto per collezionisti?
Le ragioni sono: il vinile colore bianco sperma, l’artwork di “Bestial Sex”, i nostri amici, la vacca, e specialmente la nostra reputazione nell’underground come una vera grezza, rude e pesante live band mai esistita da tutti i tempi. Un pò come i Venom.
E’ alquanto improbabile pensare ad una ristampa di “Bestial Sex”?
Ne esistono due edizioni. La prima in vinile bianco sperma e la seconda in giallo piscio, tutto qui. Altrimenti inganneremmo i collezionisti.
Poi avete pubblicato il vostro primo full lenght con un titolo lunghissimo. Volevate comparire per caso nel libro dei guiness dei primati?
Si, abbiamo avuto l’idea del libro dei guinness, ma alla fine il tutto è annegato in una guinness al pub.
Dal Wacken del ’99 al Metal Bash Festival del 2003: che ricordi hai di queste due esperienze?
In tutti e due gli eventi, abbiamo fatto dei grandi show, soprattutto del Metal Bash ho un bel ricordo dove i “Pyro overkill” bruciavano vicino i nostri culi. Ma come al solito, non ricordiamo mai per bene le nostre esibizioni, perchè siamo sempre ubriachi. C’è anche un limitatissimo dvd del concerto che abbiamo fatto al Metal Bash, filmato con una videocamera digitale ed il suono registrato su un due tracce. Niente sovraincisioni naturalmente, ma solo il grezzo live show. Comunque se qualcuno è interessato al dvd può contattarmi tramite e-mail: joern@remedyrecords.de
Avendo registrato quattro covers dei Motorhead, quanto vi sentite vicini all’attitudine della band di Lemmy?
Ne abbiamo registrate finora nove di covers per la precisione, “Motorhead” su Experience, “I’m The Doctor” e “The Hammer” su Spermatized, “Iron Fist” e “Da Bin Ich Zu Doof Zu” (che sarebbe “We Are The Roadcrew” con testo in tedesco) su Not Dead Yet, “Ace Of Spades” e “Stone Deaf Forever” su Motormorphosis part 1 e “No Voices In The Sky” e “Orgasmatron” su Motormorphosis part 2. Talvolta ci capita di fare qualche show all’insegna dei Motorhead dove adottiamo come moniker quello di Motorment e dove ogni volta è sempre una grande festa. Come i Motorhead “we are born to loose but live to win”.
Come giudichi le ultime produzioni dei Motorhead?
Per me l’ultimo vero buon album dei Motorhead rimane “1916”. Comunque mi piacciono anche gli ultimi e devo dire che alcune songs come “We Are Motorhead” sono molto belle, ma i classici rimangono sempre i primi con l’originale line up a tre.
Cosa c’è nel futuro dei Torment?
C’è che diventeremo delle famose rockstars.
Entreremo a giugno nei Eikey Studios con il produttore Eike Frese (Dark Age) per registrare l’album del nostro ventesimo anniversario “Kings Of Thrash”. Sarà realizzato in digipak limitato con bonus track e limitato doppio picture lp. Uscirà molto probabilmente a luglio o agosto.
In conclusione Joern, qual’è la filosofia dei Torment?
Beer x Metal = Torment
Stay Tormentized !
Joern “Kannixxx
Roberto Pasqua