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Intervista ai DARK QUARTERER

La prima domanda direi che viene quasi spontanea; come sono trascorsi tutti questi anni di assenza dall’ultimo War Tears del ’94 e come si è sviluppato questo gradevole ritorno?

Negli anni 1994 e 1995 abbiamo collezionato ricordi di molti concerti ed iniziato a comporre nuovi brani. tra le varie date importanti ricordiamo con piacere il METAL SHOCK ON STAGE a Bologna. Successe poi che, per ragioni familiari, Sandro Tersetti fosse costretto ad abbandonare il suo ruolo, e noi costretti nel difficile compito di trovare un degno sostituto. Alcuni chitarristi si alternarono cercando di dimostrarci il loro valore, ma nessuno di loro si integrava completamente con il nostro stile. Soltanto dopo 2 anni (1998) si è presentato un giovane (19 anni) della nostra stessa città, figlio di un nostro caro amico, proponendosi molto umilmente per un provino è Francesco Sozzi si è dimostrato immediatamente l’anello mancante alla nostra catena. Abbiamo immediatamente ripreso la fase compositiva e nell’arco di poco più di un anno, l’abbiamo completata! Quindi a metà del 2000 “Violence” era pronto. Venimmo contattati da una importante label indipendente nazionale che, osannando il nostro precedente “War Tears” come capolavoro assoluto del metal mondiale, ci propose una super produzione!! Siamo rimasti in attesa per 1 anno e mezzo, noi con le mani in mano; loro con il nostro “master” nelle loro mani a traccheggiarselo!!! In seguito alle nostre insistenti e-mails che chiedevano chiarimenti sulla situazione, ci venne laconicamente risposto che il prodotto era poco commerciale e che non se lo sarebbe comprato nessuno!!! Quindi ci rispedirono indietro il “master” senza nemmeno farci delle scuse!! Quell’etichetta sforna prodotti assolutamente USA E GETTA tacciandoli per “true-metal” ed è paragonabile ad una Major di musica POP che commercia solo il commerciabile. Ci sono gruppi italiani, che incidono per questa label, che sfornano 1 disco l’anno. Significa che dentro quelle tracce non c’è NIENTE!!!

Alla luce dei risultati qualitativi ottenuti da Violence, c’è da dedurre che i Dark Quarterer siano più vivi che mai. Dai un’opinione sullo spirito con cui oggi la band si rimette in carreggiata.

I Dark Quarterer vivono la musica come una missione, quindi senza compromessi e con un unico scopo: lanciare un messaggio di verità musicale. Una verità che non inganni l’ascoltatore, una verità fatta di ricerca, di studio, di originalità e di tanto tempo dedicato alla stesura degli arrangiamenti, alla realizzazione di un prodotto che resti immortale. Non esistono nei nostri 4 lavori, dei brani “materasso” fatti cioè per riempire le tracce. Abbiamo scartato decine di idee che risultavano banali. Inoltre è nostro stile inserire in ogni brano più sonorità, riffs, con cui altri gruppi forse farebbero 3 ,4 songs. Per cui , in effetti, i brani sono 6 ma gli sviluppi musicali e le atmosfere sono infinitamente superiori. I Dark Quarterer sono stravivi e l’energia che li circonda è più che mai positiva!!

Se permettete, penso che la prima novità del “nuovo” ciclo riguarda Francesco Sozzi, a mio modo di vedere un vero talento che non farò altro che migliorare.

Francesco, come già ti ho accennato, si è presentato a noi quasi a capo chino (è timidissimo) ma con le carte in regola: diplomato alla scuola LIZARD, con il massimo dei voti e la lode!! Dispone di una tecnica moderna veramente incredibile e difficilmente riscontrabile in ambito nazionale. Ma è anche dotato di profonda sensibilità ed immenso gusto musicale (doti essenziali, più della tecnica) ed è questo connubio esplosivo che ne fa un grande talento. E’ ovvio che rappresenti la prima vera novità di questo “Violence”. Non eviterei comunque di includere tra le principali novità di questo album, la ricerca dell’aspetto ritmico dei brani e la teatralità della voce.

Direi interessante il fatto che lui sia molto giovane ed abbia, presumo, molti stimoli nel fare bene, mentre voi con il vostro bagaglio di esperienza potete offrirgli molto e nel contempo ricevere anche tanto da Francesco, giusto?

Innanzitutto siamo molto amici noi 50enni e lui 20enne!!! Ma chi fa musica, si sa, non invecchia mai!! Certamente lo scambio è positivo e propositivo! Lui emana energia fresca ed entusiastica, noi siamo più meditativi e mediativi della sua esuberanza, quindi entrambi diamo e riceviamo segnali emotivi che lasciano il segno nella musica!!

Parlando un pò dell’album, perchè avete scelto “Violence” come titolo?

Solitamente si usa dare all’album il titolo di uno dei brani contenuti. Ma noi non riuscivamo a far prevalere un titolo, perchè tutti a loro modo trattavano i vari aspetti della violenza da qui la scelta di condensare il significato in una parola che li comprendesse tutti

I brani “Rape” e “Black Hole” hanno dei testi molto forti, come sono usciti fuori?

Oggi viviamo un moderno MEDIO EVO , un’era di falso progresso, in cui tutti, a parole, detestano e contestano la violenza, ma poi, nella vita di tutti i giorni, negli scambi interpersonali, ne fanno un uso spropositato. Il dilagare inarrestabile della violenza si realizza ogni giorno: genitori che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, stupri, ragazzi che muoino il sabato sera incartati nelle lamiere contorte delle loro auto. Sono migliaia di morti all’anno dei quali ormai non ci curiamo più, come se fosse destino ormai la loro fine!! Ho cercato di trattare questi argomenti con testi forti, crudi, come forti sono le tinte che dipingono questa triste realtà.

Quale è stata la più grande soddisfazione da quando è in vita il progetto Dark Quarterer?

Se dovessi farti un elenco delle soddisfazioni starei qui a scrivere per ore ma la più grande soddisfazione , ti giuro, è ritrovarsi qui a rispondere alle tue domande, ora, a 50 anni suonati (23 giugno) con lo spirito di un 18enne carico di energia e di voglia di fare musica fino all’ultimo respiro!!

Come sono stati fin qui i responsi del pubblico e della critica nei vostri confronti e com’è la situazione in ambito live?

Tutte le critiche all’album, sia nazionali che internazionali, sono state molto, molto positive!! Spesso si è parlato di capolavoro e di prodotto unico nel genere. E guarda che di recensioni ne abbiamo davvero avute tante!! (più di 30 sicuramente). Inoltre ci sono arrivate delle e-mail di semplici amanti del genere, piene di complimenti!! Tutto questo è molto gratificante!! Purtoppo la situazione “LIVE” non lo è altrettanto!! E’ sempre più difficile tagliarsi una fetta di spazio nei locali specializzati. Oggi è pieno di cover bands che la fanno da padrone! Ed è davvero umiliante per chi compone propria musica non trovare spazio per farla ascoltare. Lasciami urlare: I DARK QUARTERER VOGLIONO SUONARE !!!!! e posso garantirti che dal vivo il risultato è più che soddisfacente, chiunque voglia contattarci può trovare i nostri recapiti nel sito www.darkquarterer.com
Abbiamo contatti ma per il momento tutto langue in una palude di discorsi ed inutili promesse!!

Conclusioni: si può dire che è l’inizio di un nuovo ciclo per la band?

Parlare di nuovo ciclo mi sembra eccessivo, direi un rinnovamento nei suoni con il “vecchio spirito” che ancora aleggia dentro di noi!!!
Prima di concludere lasciami lanciare un messaggio:
non fatevi trarre in inganno dalla musica “orecchiabile” e facilmente digeribile che gran parte del metal di oggi propone. Gli operatori del business” hanno intuito che si possono fare i soldoni anche con la nostra musica impoverendola dei suoi originali contenuti, abbassandone il livello per renderla così digeribile a tutti. Cercate invece di affinare il vostro gusto musicale e di salire voi in alto verso quelle cime da cui osserverete un orizzonte molto, molto più vasto!!!

Roberto Pasqua

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