E’ la prima volta che ho il piacere di vedere da vivo i Bon Jovi, mi aspettavo una cosa completamente diversa del tipo orde di ragazzine scatenate, accendini, tanto amore, smielose schitarrate e cose simili, invece è stata una serata gradevolissima.
Tra le tre serate è stata quella che ha richiamato meno pubblico rispetto alle altre, sembrava come se la maggior parte del pubblico fosse li solo per curiosità, peccato perchè lo spettacolo meritava di essere visto.
Energia, carica positiva, non si sono presentati sul palco quattro rockers rammolliti ma dei veri musicisti che hanno ancora molto da dire e che anno presentato per più di un ora e mezzo uno show rock a tutti gli effetti.
Un repertorio estremamente bilanciato tra vecchie e nuove song per accontentare un po’ tutti, dal nostalgici degli anni ’80, al fan dell’ultim’ora che conosce solo “It’s my life” e “Everyday”.
Seguo Bon Jovi dall’85, non è uno dei miei artisti preferiti, ma non mi dispiace, addirittura ho tutta la sua discografia, anche se gli ultimi lavori non sono “originali”.
La scaletta è stata un ottimo mix tra brani nuovi e storici come Born To Be My Babe, Raise Your Hands, Runaway, You Give Love A Bad Name, Livin’ On A Prayer, Lay Your Hands On Me e un’immancabile e prevedibile bis con Wanted (Dead Or Alive), seguita da Bad Medicine, e da una cover, “Shout”.
Lo spettacolo è stato preceduto dalla esibizione di Dave Gahan, vocalist dei Depeche Mode, che dopo vent’anni si è deciso a produrre un album solista che non si allontano molto dale atmosfere depechemodiane.
Questa è la seconda volta che posso apprezzare le doti di questo artista che a mio avviso e tra i più interessanti del millannio. Voce calda e avvolgente, una performance ipnotica, sensuale, eccellente.
Ottima anche la performance musicale, ottimi musicisti, ricercatezza nei suoni mai banali.
Mr. Gahan è semplicemente ammaliante sul palco: grinta a profusione e totale coinvolgimento dell’audience… (anche se il pubblico non si fa prendere subito del suo charm).
Non sono mancati i brani dei Depechecome ‘Walking In My Shoes’ e la tripletta finale con ‘Personal Jesus’, una ‘I Feel You’ e ‘Never Let Me Down Again’.
Veramente un gran bel concerto.
BF