HeavyInterviste

Intervista a NIGEL GLOCKLER

Interessante e piacevole intervista allo storico ex drummer dei SAXON tra passato, presente e futuro…


Bene Nigel, come è cambiata la tua vita da quando hai lasciato i Saxon? Penso che per te sia stata una decisione sofferta…

Si, è stata una decisione difficile, ma i danni fisici mi hanno portato a farla. Il mio dottore mi consigliò di smettere di suonare per il tempo necessario di far rimettere in salute i muscoli, cosa che è avvenuta adesso e che mi ha permesso di essere di nuovo in azione!
Per il momento sto aspettando di fare un album, inoltre avevo bisogno di provare ed interrompere il far musica per film e tv, che è ciò che sto facendo adesso.
Sento la mancanza dei viaggi, così come ho tanti amici in differenti paesi e andare là per i concerti, era un modo per vederli di nuovo (come hai fatto tu, è bello ricevere una e-mail, così appena mi è possibile, mi posso tenere in contatto).
Sento inoltre la mancanza degli incontri con i fans, dei quali mi diverto sempre.
Attualmente il mio tempo lo trascorro nel mio studio scrivendo molto e fantasticando su di un tour mondiale che non posso fare perchè non ne ho il tempo. Forse, con il progetto Mad Men, vedremo cosa accadrà.

D – Comunque, non hai interrotto la tua collaborazione con gli altri, almeno fino a “Metalhead”

No, Biff ed io siamo sempre in contatto come anche Nibbs e Paul. Siamo veramente buoni amici e lo saremo per la vita; quando tu seim stato insieme per così tanto rempo, si sviluppano dei rapporti che non potrai mai dimenticare.
Scrissi l’intro per Metalhead ed ho anche collaborato a quattro pezzi per Killing Ground (“Killing Ground”, “Shadows on the wall”, “Dragon’s Lair” e “Don’t know what you’ ve got”). Biff mi ha anche chiesto di scrivere il prossimo album con loro.

Mi puoi commentare, in poche parole, quindici anni della tua carriera nei Saxon?

Grande divertimento, duro lavoro, grande esperienza girando il mondo, la fantastica opportunità di incontrare tanta gente e l’opportunità di migliorare costantemente il mio modo di suonare.

Cosa ne pensi delle nuove releases Metalhead e Killing Ground?

Non ne sono stato coinvolto del tutto, ma mi piacciono davvero. Loro continuano un ciclo che era partito da “Dogs of War” (la title track era abbastanza bella ed heavy), poi continuammo con “Unleash the Beast” e penso che questi due ultimi albums seguino lo stesso stile, forse ugualmente pesanti.

C’è un particolare messaggio dietro a “Mad Men and English Dogs”?

Non c’è un vero e proprio messaggio nascosto.
L’album partì come un solo-project. Avevo una buona quantità di materiale e, originariamente, volevo prendere Doug come session player, ma scrivendo alcune cose decidemmo di fare il tutto insieme.
Sono sempre stato interessato al prog-rock, il suo lato melodico come parti di tastiere ecc… , sai Genesis, Yes, più alcune cose più dure che sono venute dopo e questo è stato l’input per scrivere qualcosa. Così ho avuto un po di idee che non erano sfruttabili per i Saxon, ma che in qualche modo volevo usarle, da qui, quindi è nata la direzione di Mad Men.
Doug e io scrivemmo cose che ci piacevano e che comunqui ci hanno influenzato attraverso gli anni.
Per quanto riguarda il naome, Doug disse che avevamo bisogno di un qualcosa di “diverso”, come un detto inglese del tipo “mad dogs and englishmen”, così io feci un gioco di parole trasformandolo in un titolo più catchy che era secondo le nostre intenzioni !

Stai preparando uin nuovo album. Puoi darmi qualche anticipazione?

Sto ancora lavorando su del materiale che era di troppo da mettere sul primo album, più idee che mi frullano per la testa (provo e metto giù ogni cosa, comunque sia la base è questa). Se un qualcosa non mi convince, la metto da parte per riprenderla dopo.
Sto puntanto sul fatto di avere questa volta a completamento, alcune tracce con vocals, sempre più melodiche, pesanti, … sai cosa intendo ! ?
Non preoccuparti, non sto progettando di improvvisare a fare hip-hop !!!

:: NIGEL GLOCKLER / DOUG SCARRATT – MAD MEN AND ENGLISH DOGS

Ma che fine aveva fatto Nigel Glockler dopo la sua dipartita dai Saxon?
In effetti se ne erano perse le tracce, o quasi, da quell’ottimo Unleash The Beast e successivamente, causa problemi fisici, dovette abbandonare le scene rimanendo comunque nei ranghi della band madre a livello di collaborazioni nelle fasi di songwriting.
Il suo progetto Mad Men si concretizza nel corso del 2001 con un cd ottimo anche grazie all’aiuto fondamentale dell’attuale chitarrista dei Saxon Doug Scarratt, qui in veste di partner d’eccezione.
Le undici tracce contenute nell’album fanno una panpramica a 360 gradi di quelle che sono le maggiori influenze musicali dei due musicisti, quindi oltre a pezzi che si avvicinano ad un certo Saxon-sound (basta sapere che ben quattro di essi furono messi da parte durante la stesura di Unleash The Beast), si affiancano altri dai connotati più sinfonici, blues, funky ed altro, tutto ovviamente personalizzato in un’ottica pur sempre heavy e melodica.
Mad Men And English Dogs è un album piacevole, che si lascia ascoltare con facilità, vario ma allo stesso tempo uniforme nello stile.
Pecca più considerevole è forse rappresentata dal fatto che alcune tracce potevano beneficiare di vocals (l’intero cd è strumentale) che avrebbero reso il tutto più completo, problema comunque risolto in parte dal buon lavoro svolto da Scarratt, che con la sua chitarra è riuscito a creare il giusto feeling e le indovinate melodie, supportate dalle ritmiche di Glockler.
Il cd è in vendita solo sul sito www.nigelglockler.com

Roberto Pasqua

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