BlackRecensioni

CRADLE OF FILTH – Principle of Evil Made Flesh (Cacophonus rec. – 2004)

I Cradle of Filth non sono mai stati una delle mie band preferite ma ne ho comunque apprezzato il lavoro, che in alcuni spunti molto ambient mi ricordava i loro colleghi norvegesi Carpathian Forest, che solo due anni prima, avevano dato alle stampe quel “Bloodlust and perversion” che è un po’ la pietra miliare di certo black/ambient.

Rimpiango molto i vecchi Cradle of Filth, quelli del vero black metal sulfureo e vampirico, non quelli di oggi, oramai fagocitati dallo star system trendista e antiqualitativo e proprio in memoria dei vecchi tempi mi accingo a recensire la prima opera degli inglesini black metal, intitolata “Principle of evil made flesh” e qui a farla da padrona troviamo il buon black metal che non mente e non muore. Ritmiche pesanti e serrate, di chiara scuola death, si mischiano con inserti di tastiera dalle sonorità molto decadenti e tardo ottocentesche, come nella migliore tradizione dei C.o.F. Senza contare poi l’alternanza di brevi intro’s e strumentali di tastiera molto cupi e ripetitivi, tipico di una formazione musicale improntata anche,se non soprattutto, sull’ambient.

Certo, siamo lontani dal black,dai suoni quasi apocalittici dei Burzum o dei Mayhem o dalle follie pagane, oltre che di quest’ultimi, anche dei Bathory e dei Darkthrone. Sembrerebbe più un black metal cinematografico. Infatti non mi stupirò se un domani i C.o.F saranno chiamati ad incidere qualche colonna sonora per film sui vampiri. Purtroppo oggi, questa band è un fenomeno di mercato, conosciuto anche da piccoli metallari appena approdati sulla scena. Ma i veri Cradle… oramai sono persi nelle nebbie dei tempi.

I brani sono tutti da segnalare. Proprio tutti.

Buon black non mente.

Valutazione

8.0

Voto

Pros

  • +

Cons

  • -
Related posts
6.5
melodic death metalMetalcoreModern MetalRecensioni

DISEASE ILLUSION - Plastic Ocean (Autoprodotto - 2024)

Il terzo album, per una band, è quasi sempre uno spartiacque, un lavoro che cerca di racchiudere quanto di buono fatto in…
PunkRecensioni

KARONTE - Padroni di stocazzo (Autoprodotto - 2025)

Oi! No, non è vero… i Karonte, trio di stanza a Berlino ma italianissimo, suonano punk purissimo dal piglio britannico e senza…
7.0
CrustIndustrialModern MetalRecensioni

OIGRES - Don't Stay Close To Me (The Triad Rec. / Ghost Record Label - 2025)

“Don’t Stay Close To Me” è il secondo capitolo discografico degli Oigres, progetto “costola” dei Lilyum nato proprio quando un lotto di…

Lascia un commento