
Questa seconda release del quartetto di Leveranno (Le) non può essere recensita ascoltandola velocemente. Fra decine di altri cd e demos… meriterebbe molti e calmi ascolti.
Di primo acchito, si tratta di un cd difficile e complesso: pieno cambi di tempo progressiveggianti, ma non mi ricordano le bands prog metal, no!
Mi ricordano più una band metal con venature di rock progressivo (la cosa può sembrare simile, ma, vi assicuro, non lo è). C’è però, come già rilevato per gli Airhead, una mancanza di “profondità” sonora, forse dovuta ad una registrazione buona si, ma forse poco adatta al genere. La bravura della band è innegabile. Gli Ahriman sono una band di cultura e carisma superiore, peccato per l’allontanamento di Alessandro Dell’Anna, il suo guitarworking è fantastico!
Questo cd è come un fiore, va sfogliato e l’essenza del suo profumo non può (n’è deve) essere colta subito, superficialmente.
BF