Tornano in Italia i mitici Agnostic Front all’Estragon di Bologna (dopo l’ultima data italiana l’estate scorsa al Transilvania di Milano); gruppo intransigente della scena thrash-core americana, insieme a Cro-mags, Amebix, Exploited, ( gli ultimi due gruppi citati sono inglesi , appartenenti cmq alla stessa scena ) che ha sempre rappresentato l’ideale punto di incontro tra thrashers incalliti e punkers .
Il gruppo americano è supportato nel tour europeo da gruppi quali Die cast e Death before dishonour, gruppi che sinceramente esulano dalle mie conoscenze e gusti musicali . Infatti sia i Die cast e Death before Dishonour, sono autori di nuovo crossover; fanno uno show senz’altro di impatto, anche se la loro proposta appare comunque scontata e poco innovativa.
Da segnalare la cover completamente storpiata, rispetto all’originale, di Raining Blood degli Slayer , che riscuote però una grande risposta dal pubblico . Infine entrano sul palco i tanto attesi Agnostic Front ( ricordo per chi non lo sapesse, che i due componenti rimasti della formazione originaria sono il chitarrista e “portabandiera della band” Vinnie Stigma ed il cantante Roger Miret) .
La band americana da sempre dedita a un thrash-core velocissimo, che unisce elementi classici del punk e matrici thrash di stampo americano, parte subito alla grandissima con “the eliminator”, pezzo storico della band tratto dal famigerato Lp uscito per Combat Records “Cause for Alarm” , ed il pubblico è già in delirio.
Seguono i più famosi cavalli di battaglia del gruppo da “ United & strong ” a “Your Mistake” , senza tralasciare pezzi tratti dal primissimo Lp della band statunitense “Victim in Pain”.
Il gruppo prosegue nella scaletta con pezzi tratti dal nuovo disco , sempre velocissimi e senza sosta, forse troppo improntati , però, a sonorità crossover-new metal moderne.
Da sottolineare comunque la presenza scenica di Roger , davvero molto forte , lanciandosi per più di una volta sul pubblico (vedi foto)! A parte questo la musica è devastante e non lascia tregua all’ascoltatore (da notare un pogo massacrante!! Grandiosa l’organizzazione !
Finalmente un posto dove un po’ di pogo ed esaltazione non è punito con strattoni o pugni , vedi luoghi tipo Transilvania…) .
Direi comunque una bella performance, anche se sinceramente avrei preferito – e qui mi chiamerete nostalgica – l’utilizzo di suoni maggiormente anni’80 , tanto per ricreare l’aura malsana dei primissimi lp e, perché no, degli ormai irreperibili 45 giri della band .
Glen