DeathRecensioniThrash

THE TROOPS OF DOOM – A Mass to the Grotesque (Alma Mater Records – 2024)

Signore e signori, metalheads vecchi e nuovi, siamo davanti a un disco di thrash/death vecchia scuola di alta qualità. Ecco a voi The Troops of Doom, band brasiliana formatasi nel 2020 in cui troviamo il chitarrista del Sepultura (Jairo Tormentor Guedz) che per intenderci è quello di “Morbid Visions” e “Bestial Devastation”, e musicisti talentuosi di tutto rispetto, quindi partirei già col dire che il disco merita; avevo già compreso dal loro debutto “Antichrist Reborn” del 2022 che questa formazione aveva la voglia e l’intenzione di farci rivivere il classico death e thrash degli anni ‘80 ispirato e influenzato da band come Kreator, Slayer e compagnia bella.
Perché dico questo? Prima di scrivervi la mia mi sono imbattuta in un po’ di pareri, molti non del tutto positivi… esempio:

  • mi aspettavo di più
  • mi aspettavo qualcosa di nuovo
  • è un album trito e ritrito in cui questo pezzo mi ricorda questo, ecc. ecc.

Beh, io non la penso proprio cosi… certo, questo lavoro ha tutta l’aria di sembrare un revival, una sorta di “ah, che bella la vecchia scuola”, ma ragazzi siamo davanti a musicisti che quel genere lo hanno cavalcato quando magari molti come me portavano ancora il pannolino!!!
Bene, come ho detto prima “A Mass to the Grotesque” è il secondo full length della band, e racchiude forse nel titolo stesso la sua storia e il suo concept, sembra il titolo di un inno al brutto, all’ombra, al grottesco appunto, trovandone giovamento.
Ecco la tracklist:

  1. Solve Et Coagula
  2. Chapels Of The Unholy
  3. Dawn of Mephisto
  4. Denied Divinity
  5. The Impostor King
  6. Faithless Requiem
  7. Psalm 7:8 – God Of Bizarre
  8. Terror Inheritance
  9. The Grotesque
  10. Blood Upon The Throne
  11. Venomous Creed

L’album parte con una intro (“Solve et Coagula”) che ci traghetta verso una atmosfera inquietante, direi che quasi ci prepara all’ascolto, ed infatti partiamo subito immersi in “Chapels of the Unholy”, dove le chitarre ci colpiscono dritte in faccia in stile vecchia scuola thrash, compresa la batteria bella incalzante; cosa dire? Il disco prosegue in maniera molto equilibrata, senza troppi se e senza ma, non stravolge mai, resta cosi! C’è a chi piace e a chi no!
È vero: non si può negare che durante l’ascolto ci siano dei riferimenti, quel momento in cui vi verrà da dire “questo riff è ispirato a…”; ad esempio “Dawn of Mephisto”, che tra l’altro è la mia preferita dell’album, sembra ispirarsi di gran lunga agli Slayer, o “Denied Divinity” con i suoi riff di chitarra nello stile dei primi Kreator… e via dicendo insomma!
Non è un lavoro di originalità o novità, ma un album che ci riporta alle vecchie radici del thrash/death anni ‘80, con una qualità del suono ovviamente diversa ma senza strafare con la modernità. Un ottimo lavoro, rivolto soprattutto ai nostalgici del genere o a chi semplicemente anche se giovane ama tutto ciò.
Aggressivo, pesante, ben strutturato dopo tutto, e vi dirò: l’ho preferito al primo poichè l’ho trovato molto più cattivo e con meno influenze alla Celtic Frost. Il mio voto è 8!

Voto: 8/10
Manilla Raven

Contact
www.thetroopsofdoom.com

Valutazione

8.0

Voto

Pros

  • +

Cons

  • -
Related posts
7.5
HeavyRecensioniThrashUS Metal

RETCHED - The Overlord Messiah (Sliptrick Records - 2024)

Logan Makiah e Doug Jackson erano la spina dorsale e le menti geniali dei Retched e scrissero l’intero EP “The Overlord Messiah”…
BlackDeathHeavyNewsThrashTour

NECRODEATH: headliners al Rudenfest

Sabato 21 settembre 2024 il metallo che resiste si sposta al Pala Quantin di Ponte nelle Alpi (BL) con il Rudenfest. Altrovolume,…
DeathNews

PERFIDIOUS: i dettagli del nuovo album "Savouring His Flesh"

I death metaller italiani PERFIDIOUS pubblicheranno il loro secondo album, “Savouring His Flesh”, il 25 ottobre 2024 su Time To Kill Records….

Lascia un commento