The Steel Bones sono nati nel 2020 (in pieno lockdown) ad Ancona a opera di Carlo Lantieri (chitarra, voce, etc.) e Ivan Battistella (voce, chitarra…), entrambi reduci da varie collaborazioni in diversi progetti. La band si ispira (e non lo nega) ai mostri sacri della musica americana (e non solo) come Lynryd Skynyrd, Black Crown, Molly Hatchet, Blackberry Smoke, dichiarando a viso aperto le proprie radici southern rock (con quel pizzico di country e blues). Come sempre, la nostra Red Cat è sempre attenta alle band nostrane, pertanto ha pubblicato questo interessante lavoro – poco importa se non è un album “originale”, il disco scorre con facilità e senza troppe pretese. “First Step” è infatti il simbolo di ciò che la musica rappresenta per la band: è la voglia di imparare, di rimettersi in gioco (visto anche il periodo storico); è la fame di nuovi obbiettivi, dopo anni di gavetta, esperienze varie, collaborazioni. Brani come “West End Highway” sono di facile “assorbimento” e dopo pochi ascolti avrete già imparato il testo… “Better” e “Good to Be Alive” sono un buon esempio di pezzi da ascoltare a tutto volume e soprattutto dal vivo (la band si è attivata per promuovere il disco fra le Marche e il Lazio…), con la voglia di urlare sotto il palco: “rock’n’roll”! C’è tempo anche per una ballad in stile country con “Scars Remain”, per poi tornare al rock più tirato di “Rockompany” (più diretta) e la conclusiva “Hunter of Tears” (con i cori e il blues che scorre nelle casse). Per essere il primo disco, non è male. Grazie Red Cat e grazie The Steel Bones.
Voto: 6,5/10
Giovanni Clemente
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