I Rossometile sono freschi del festeggiamento dei loro primi 25 anni di attività, e infatti nel 2022 avevano sancito questo importante traguardo con la pubblicazione dell’album “Ostara”, che conteneva i maggiori successi della band in chiave acustica e un inedito. Tornano nel 2024 con “Gehenna”, che spazza via i toni dimessi e unplugged di “Ostara” e ci consegna una band più in palla che mai. Il loro gothic metal si è irrobustito nelle chitarre e una produzione bella massiccia e moderna caratterizza il settimo album della band campana.
Come al solito la band tende a proporre qualcosa di non troppo semplice, soprattutto a livello di testi, che anche questa volta affrontano tematiche intime dell’animo umano e si spostano anche in vicende biografiche, come nel caso della bellissima “Pasionaria (Frida)”, che narra appunto le vicende della famosa pittrice messicana.
La band comunque non ha perso la voglia di migliorarsi e questo lo si nota nei molteplici ammiccamenti al prog rock e prog metal, sparsi un po’ in tutto il lavoro. Non mancano canzoni però travolgenti e di immediata presa come la veloce e potente “Gehenna” o la symphonic metal song “Magdalena” che attraversa anche momenti più pacati. Tutte caratteristiche che ritroveremo poi nell’arco di tutta la durata dell’album, con episodi più massicci alternati ad altri più melodici, il tutto impreziosito dall’ugola dorata di Ilaria “Hela” Bernardini, che migliora di album in album.
Un disco che poi non finisce di stupire, basti solo sentire la lunga e appassionante “Duet With Satan” o al singolo “Sangue e seduzione”, ma anche alla chiusura di album da pelle d’oca affidata alla decadente e operistica “The Dying Mermaid”. Acquisto obbligato per chi ama il gothic metal.
Voto: 8,5/10
Joker
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