
Se i buoni spunti individuati nel primo mini cd di debutto Extended Playing lasciavano presagire ad un futuro e quantomeno ovvio salto di qualità, da parte di questa giovane band, beh, con questo Heavy oggi tale promessa è stata più che sufficientemente mantenuta. Non è in effetti sicuramente facile di questi tempi, divincolarsi in una realtà musicale fortemente appiattita e carente di valori, soprattutto se si è convinti di fare musica come la intendono gli stessi OJM, appartenenti ad una categoria che va, se vogliamo, controcorrente e che pone le sue basi su di un ottimo hard’n’roll dal forte retrogusto vintage, e non è proprio un caso, che i nostri ripropongano una deliziosa versione di “TV Eye” degli storici Stooges.
Heavy si compone di 9 tracks di facile presa, che colpiscono per immediatezza, spontaneità ed un’indovinata direzione melodica (“The Sleeper”, “Revelations” e “As I Know”), ma anche per momenti pesanti e di inquietante intensità (la bellissima “You Come”), lasciando quasi istintivamente, per il resto delle songs, più spazio alla musica e meno alle parole. Senza particolari accorgimenti tecnici e forti di una produzione azzeccata (e qui l’esperienza di Paul Chain avrà contribuito non poco), mi sento di dire che la loro giusta dimensione, sia quella live, per il modo in cui hanno saputo interpretare i brani con giusto feeling ed energia. Basti poi dare un semplice ascolto a “Theorem” (pezzo di chiusura tra psichedelica e space-rock) per convincersi a non inquadrare gli OJM come “semplice” stoner-rock band.
Roberto Pasqua