Mi capita poco di ascoltare album nei quali non riesca a trovare nemmeno un difetto. Ecco, in questo secondo parto discografico targato Madvice e intitolato “Under the Burning Sky” di difetti non ce ne sono! Partiamo subito dicendo che le band che pestano a dovere, quelle che non badano troppo ai compromessi e ti travolgono come un macigno in discesa da un dirupo, mi piacciono. Non che mi piaccia solo questo approccio alla musica, ma quando abbiamo a che fare con un disco di melodic death o metalcore come questo, io mi ritengo soddisfatto…
Le due tracce di apertura, “Extinction” e “Doominion” prendono a schiaffoni chiunque, grazie soprattutto ad un lavoro di chitarra e batteria incredibile. Difficilmente ho sentito una chitarra ringhiare come quella di Maddalena Bellini (Dimebag Darrell approverebbe), che azzecca sempre i riff tra l’altro, e si erge praticamente a protagonista principale di quest’opera. Talvolta i suoi riff potrebbero ricordare anche certo groove metal, come succede in “The Funeral of Human Race”, o addirittura si potrebbe parlare di nu metal, ma in generale questo è un disco dove il metal non dovrebbe essere troppo classificato, perchè esce libero e non ammette quasi altre definizioni.
Certo, abbiamo parlato di nu metal, di metalcore, di death metal melodico, ma questo è un disco che poteva uscire tranquillamente negli anni Novanta vicino ad album di grandi nomi come Pantera, Fear Factory, Slipknot, Machine Head, e non avrebbe sfigurato affatto. Da rimarcare anche come le voci di Asator e certe accelerazioni possono benissimo far pensare al death metal, o comunque ad una forma di death metal piuttosto moderna, e non parliamo necessariamente di melodic death, anche se il legame con quel sottogenere è saldo. In questo senso si senta il riffing di “Under the Burning Sky”, per esempio, molto vicino ad alcune cose dei primi Dark Tranquillity o In Flames.
In definitiva, questo è un album davvero valido, che recensisco con piacere anche se in ritardo, perché tutti gli amanti delle sonorità che ho descritto in recensione possano, qualora non lo abbiano già fatto, conoscere questa grande band italiana.
Voto: 8/10
Joker
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