IntervisteThrash

Intervista a Gerre dei TANKARD

“Beast of Bourbon” è più duro e compatto del precedente “B – Day”.
Da dove avete tratto l’ispirazione sia per la copertina che per il titolo dell’album?

Per prima cosa, abbiamo avuto l’idea per la copertina, poi, mentre eravamo alla ricerca di un nome per l’album, il nostro bassista scoprì che esiste una specie di demone o animale, chiamato “beast of burden”, così abbiamo fatto una sorta di gioco di parole, BURDEN – BOURBON.

Come mai avete deciso di scegliere questo stile musicale differente rispetto al passato?

Per vendere più dischi. ah ah ah! No, sto scherzando! Noi non pianifichiamo niente quando scriviamo nuovi pezzi, vengono fuori così, dal nostro intimo. In B – Day ci sono parti più melodiche, il nuovo è più aggressivo. Non sappiamo perchè ci è venuto in mente di fare così.

In effetti, i vostri album sembrano molto spontanei, proprio come se dietro non ci fosse niente di studiato o preparato.

Noi non abbiamo l’abitudine di sederci lì e decidere come deve suonare l’album che stiamo per registrare. Inoltre, c’è da dire che di solito prepariamo i pezzi solo qualche mese prima di entrare in studio, poichè ogni volta pensiamo “ah, l’anno prossimo dobbiamo registrare il nuovo album, abbiamo tempo per scrivere i pezzi” così arriviamo giusto pochi mesi precedenti la registrazione che dobbiamo ancora comporre ed entriamo nel caos più totale!

Sembra che, da quando registrate negli studi di Andy Classen, i vostri album siano prodotti meglio rispetto a prima.

Beh, si, abbiamo cambiato produttore, e questo è stato un passo importante per noi poichè avevamo proprio voglia di provare qualcosa di diverso; il nostro vecchio produttore comunque ha sempre fatto un buon lavoro, ma con Andy devo dire che siamo pienamente soddisfatti.

Dai tempi di “Kings of Beer” sembra che il vostro pubblico sia notevolmente incrementato.

Devo dire che ciò è in parte vero! Sai, ogni membro della band ha un suo proprio lavoro, così tutto il nostro tempo libero lo dedichiamo interamente alla band. Non facciamo full tours lunghi settimane o mesi, ma suoniamo parecchie date secche ogni volta. Quest’anno abbiamo viaggiato parecchio in Europa, in Austria, Olanda, Grecia, Spagna. E’ la prima volta nella storia dei Tankard che ci capita di suonare così tanto!

Quindi questo si può considerare un buon periodo per voi!

Si, senza dubbio!

Quale album dei Tankard preferisci più degli altri?

Ah, è una domanda molto difficile! Devo dire che sono particolarmente legato al nostro primo album, perchè penso sempre alla grande emozione che ho provato nel momento in cui l’ho avuto tra le mani per la prima volta. Il tuo primo vero disco! Tuttora adoro quell’album perchè è diverso dagli altri, da un punto di vista musicale è il migliore, e poi ricordo quanto lavoro c’è stato dietro! Ma anche gli ultimi due album, a mio parere, sono i migliori scritti negli ultimi 7-8 anni. In sostanza, comunque, li adoro tutti!

Esistono dei videoclips dei vostri pezzi? Noi non ne abbiamo mai visti!

Si, ci sono 4 videoclips fatti da noi, tutta roba vecchia; c’è “The Morning After” dell’88, “Spacebeer” del ’90, “The Minds On The Moon” del ’95, e poi c’è una cover di un pezzo italiano degli anni ’70 cantato in tedesco, non so quale possa essere il titolo in italiano, il video è veramente a basso costo, ma molto divertente!

Dove possiamo trovare questi video?

Se realizzeremo un DVD un giorno, metteremo tutto questo materiale.

Avete intenzione di realizzare un DVD?

No, non per il momento, forse in futuro.

In tutti questi anni, con quale band avresti voluto suonare in tournè?

Beh, io stesso sono un grande fan dell’ heavy metal, perciò mi piacerebbe suonare con tutti, nessuno escluso! Anni fa abbiamo suonato con i Motorhead, con gli Overkill.

Come hanno reagito le vostre famiglie al pensiero di avere come figli non tranquilli musicisti ma “crazythrasherbeerdrinkers”?

Nessuna reazione particolare, mia madre ha anche assistito due volte ai miei shows, ed è stato molto divertente perchè le chiesero il biglietto per entrare, e lei rispose “oh, stai zitto, sono la madre del cantante, fammi entrare!”. Lo hanno accettato, o almeno lo dovevano fare per forza!

Cambiamo argomento per un po’; hai la possibilità di seguire il calcio italiano?

Beh, lo vedo in TV la domenica sera, io sono un grande appassionato di calcio, la mia squadra preferita è l’Eintracht Frankfurt.

Sembra che le cose non stiano andando benissimo per la tua squadra.

Beh, nella partita finale dovremo per forza vincere per restare su, altrimenti siamo fuori.

Conosci qualche squadra o giocatore italiano?

Milan, Inter, Juve, anche l’allenatore Trapattoni, quando allenava il Bayer Monaco. Che uomo divertente, ricordo che tutti ridevano ogni volta che si arrabbiava bestemmiando in tedesco. Che risate! Comunque, a parte tutto, spero che l’Italia vinca gli europei quest’anno, perchè l’ultima volta, quattro anni fa, ha perso contro la Francia 2 a 1 con il golden goal, ricordate? Beh, stavolta l’Italia deve vincere, lo spero proprio! Mio padre � italiano�

Dopo più di 20 anni passati con i Tankard…

22 per l’esattezza!

Hai solo bei ricordi o c’è anche qualcosa che vorresti del tutto dimenticare?

Oh, non ci sono più ricordi! Ho dimenticato tutto! Ah ah ah !

Cosa vorresti dire a tutti i tuoi fans per concludere?

Grazie per il supporto, siete magnifici!

Roberto Pasqua & Maddy Pink

Related posts
GrooveInterviste

Intervista ai BLACK MOTEL SIX

Nella sua recensione a “When The Pillars Collapse” dei BLACK MOTEL SIX fuori per Revalve Records, Joker chiosava così: “un album che…
BlackNewsThrash

NECRODEATH: il nuovo singolo "Arimortis", title-track del nuovo e ultimo album

I black-thrasher italiani NECRODEATH hanno pubblicato il video del brano “Arimortis”, secondo singolo e title-track del loro album di addio. La band…
IntervisteR&W Video

Intervista a Enrico Giannone degli UNDERTAKERS

Siamo stati al FRANTIC FEST e abbiamo intervistato Enrico Giannone Frontman degli Undertakers nonché sponsor del fest con la Time To Kill…

Lascia un commento