A volte ascoltare cd come questo degli Admortem mi fanno riflettere eccome, sulla perdita di freschezza compositiva della scena metal estrema. Ormai da tempo penso che il black ed il death brutal abbiano ben poco da offrire se non quelle poche bands che comunque cercano di proporre qualcosa di nuovo o comunque di veramente valido. Il resto è a mio modo di vedere molto piatto, stantio.
E allora le soluzioni sono due; o ascolto tali cd per il gusto e la voglia (e non so fino a che punto) di “sbattermi” un po’, oppure scrivo una recensione standard per tutti questi dischetti che mi capitano tra le mani.
Per “Living Through Blood” dico che è la solita minestra scaldata del genere death brutal con 10 trax fin torppo prevedibili ed una registrazione chiara ma poco esaltante e neanche special guests come Barney e Harris dei Napalm Death in un pezzo (peccato che poi duri soltanto una manciata di secondi) riescono a salvare la situazione.
Il cd si conclude con 12 (dodici) bonus tracks live registrate, è quasi superfluo dirlo, in maniera artigianale. Ma avrà senso tutto ciò?
Roberto Pasqua