Band irlandese dedita ad un death metal dai riff granitici e potenti che mutano spesso in soluzioni più veloci e taglienti.
Cinque tracce di death puro con delle buone idee inserite: si veda il terzo brano “Soul of Ruin” per apprezzare il cambio di tempo iniziale, da grind a brutal, nel giro di 2 secondi. Una sfuriata per riproporre le martellanti ritmiche di un sound possente. L’apertura con la titletrack fa assaggiare ciò che nasce dalle mani degli Slave Zero in questo The Pain Remits suggellato dalle personali soluzioni impresse in “Relief” e “Faceless”.
Un ottimo mini-cd dove è possibile ascoltare buona musica grazie anche ad una buona produzione; l’artwork è ben curato come il sound, e fa sperare un seguito a questo lavoro, magari con un album a 10 brani!
Stefano De Vito
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