Una registrazione, a mio avviso un po’ più carente rispetto al vecchio demo, accompagna il secondo lavoro del chitarrista livornese Bruno Teodori, in cui troviamo un sound decisamente invariato e forse più “malmsteeniano” rispetto al precedente. 15 minuti e 10 di deliri solisti e ritmi cadenzati conditi con scale palmari e riffs un po’ sentiti e risentiti.
Sicuramente un lavoro non all’altezza del primo.
MURNAU