Non so come le case discografiche abbiamo il coraggio pubblicare certi dischi con la crisi imperante del settore discografico (causata in parte anche da loro visto la qualità tendente allo scarso dell’90% dei cd pubblicati), capisco che bisogna puntare sul sicuro, ma almeno un attimo di qualità!!!
Formalmente questo “Black roses” non ha nulla di impeccabile, come di consueto tutto è perfetto al limite dell’incredibile, ma i brani non lasciano spazio a nulla in primo luogo all’emozione, si perchè in un genere come quello proposto dai The Dogma (heavy metal/gothic con inserti di cori tipo lirica) se non lasci spazio all’emozione che ti resta? Qui di emozioni non ce ne sono i brani risultano troppo freddi, come appena usciti dal congelatore bisogna lavorare molto in questa direzione, poi per il resto nulla da eccepire, ma questo neo distrugge tutto il cd che altrimenti avrebbe raggiunto una sufficienza più che meritata (visto anche la poca fantasia nel rivisitare soluzioni musicali abusati e poco personalizzati).
Fabio Calandrino