
I Kingcrow, prog-rock band tricolore, riescono attraverso cadenzate partiture a far ascoltare delle idee fresche, strutturate in maniera tale da non far annoiare l’ascoltatore.
Una produzione nella media e una buona tecnica dei musicisti avvalora questo terzo full-lenght; un concept melodico al punto giusto che non disdegna le varie atmosfere di stacco. Si veda “Between Now And Forever” per accorgersi del taglio netto creato con le precedenti, inserito giusto quando l’ambiente iniziava ad acclimatarsi. Gli arrangiamenti sorprendono con alcune soluzioni chitarristiche effettate, tipiche dell’AOR ma pienamente funzionanti anche in questo contesto.
I Kingcrow si cimentano nella realizzazione di buone tracce e con altrettanta disinvoltura creano soluzioni rock-prog-wave degne di nota, come nel finale di “Fractured”.
Insomma in questo disco non è possibile lamentarsi, complice anche la naturalezza di come la band si esprime (forse per la compattezza del gruppo).
Un buon disco.
Stefano De Vito
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