BlackInterviste

INTERVISTA A QUORTHON DEI BATHORY

Per cominciare, direi di illustrarmi i contenuti di Nordland I e II.

Mi ci vorrebbe più di un giorno per poter entrare nei dettagli su più di due ore di musica e testi compresi sui due Nordland. I testi si spiegano facilmente da se e la musica è stata scritta secondo il nostro Nordic & Epic style. Per chiunque fosse interessato, comunque, ho fatto un commento per ogni singola track nella nostra pagina web dedicata a Nordland:

http://www.blackmark.net/bath03.htm
http://www.blackmark.net/nordland2/BATHORYFAQoriginal2.htm


Ti ritieni soddisfatto della riuscita di questi due albums?

Si, molto. Avevamo così tanto materiale pronto che, come ti dicevo poteva ricoprire più di due ore. Direi che abbiamo fatto un buon lavoro dando a ciascuna track un personale sound. Ci sono in ogni brano, diverse particolarità, come delle backing vocals, guitars harmony o effetti ed atmosfere. In sei mesi i due Nordland hanno venduto così tanto da entrare di diritto nei cinque migliori albums dei Bathory di tutti i tempi.

A tal proposito, a quale album del passato pensi possa essere accostato Nordland?

Non penso si possa confrontare un album a tutto il resto. Tutti i lavori sono “unici” a se stessi. Non si dovrebbero fare confronti con la musica fatta in altri periodi. Sebbene nel passato abbiamo prodotto dischi simili che contenevano argomenti sul Nord anche se di diverso livello, Nordland è unico come lo sono altri nostri albums. Ma il Nordic & Epic style non è l’unico stile dei Bathory. Esso è uno dei tanti stili e suoni dei Bathory.

Ascolta, molte bands scandinave mettono nelle loro lyrics molti riferimenti epici legati alla storia delle loro terre alle antiche mitologie. Tu forse sei stato il primo ad introdurre tali tematiche, ma oggi secondo te, è ancora significativo parlarne?

Penso ci siano diverse ragioni sui perchè di tanto interesse sulla storia, soprattutto legate alla storia della propria nazione, come l’era vichinga. Una ragione potrebbe essere che tu hai un personale interesse per l’epoca vichinga, potrebbe essere che tu non vuoi scrivere su guerre nucleari o politica, oppure un’altra ragione potrebbe essere che con le tematiche vichinghe tu possa ricavarne atmosfere adatte alla musica. Che sia così oppure no, questo non è importante se trattare di eventi o temi storici non saprei. I Bathory comunque in passato hanno trattato di temi satanici e demoniaci, come allo stesso tempo di temi sociali attuali e poi alcuni credono che i Bathory trattino argomenti nordic & viking meglio di chiunque altro.

Direi che la vita dalle tue parti sia molto differente rispetto ai paesi mediterranei. Hai mai avuto occasione di viaggiare e scoprire culture che ti abbiano colpito?

Si, ho viaggiato molto. Anche se più che altro per lavoro, che non ti permette quindi di vedere e conoscere altre culture o comunque altri stili di vita. Non posso dire di essere stato affascinato da qualche particolare cultura, ovvero, non al livello della cultura vichinga; poi non sono più così appassionato dei viaggi di come lo ero da giovane

Immagina un viaggio nel passato. Quale importante figura storica ti sarebbe piaciuto impersonare?

No, nessuna.

Tornando a parlare dei Bathory, a parte i noti problemi di line-up, ti piacerebbe suonare (almeno un piccolo tour) dal vivo?

I Bathory hanno lavorato come un two-man studio project dal 1991, e non abbiamo attualmente piani su questo. I Bathory basano tutto sulla musica e non vogliamo certo immischiarci ed essere parte dell’industria. La nostra musica è così importante per noi che ci concentriamo solo su di essa e la sua vitale essenza.

Ci sarà spazio in futuro per il tuo solo project?

Non ho piani per il terzo album solista. I primi due albums erano semplicemente un tentativo di creare un diversivo lontano dalle cose “serie” che ho fatto diversi anni fa. All’epoca ero chiamato “Dio” o “Maestro” o con toni di questo tipo ho avuto tanti strani doni spediti dai miei fans via posta. Ho realizzato poi che la gente stimava i Bathory come un culto, e me come una sorta di Dio. Volli scrivere un album di musica che fosse lontano molto dai Bathory e vedere se riuscivo a liberarmi da tutte queste cose. Ho proprio voluto essere un songwriter, non un Dio.

Nonostante i tuoi albums siano differenti tra loro, puoi comunque fare affidamento su un seguito molto fedele a tutto ciò che fai. A questo proposito ti ritieni un artista “libero”?

Da un lato la maggior parte dell’audience dei Bathory è molto conservatrice e ha le idee ben chiare su come dovrebbe essere il nostro suono e dall’altro lato la nostra audience è divisa in due fazioni minori (black/death metal fans e nordic/viking metal fans). Tuttavia noi siamo sicuramente liberi, nel senso che oltre a mantenere certi schemi di guida, siamo ancora in grado di esplorare nuove cose nella musica. Alcuni argomenti sono sacri per il nostro pubblico e noi non possiamo certo produrre un tipo di musica uguale a Slipknot o Hammerfall; il suono deve essere come piace e lo sentono i Bathory. Preferisco avere un’audience onesta che dica cosa vuole dai Bathory, piuttosto che produrre un album senza sapere se molti dei tuoi fans gradiscano tutto questo. I Bathory sono per il pubblico dei Bathory, così naturalmente la stima nel futuro, nella musica, nelle lyrics e negli argomenti proposti, durerebbe per molto tempo.

Roberto Pasqua

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