Hard rock con varie contaminazioni per questo quartetto. La prima “Heaven’s Falling Down to Earth” non attira l’attenzione per via di alcune soluzioni scontate, dovute ai riff di chitarra votati a partiture punk, che si scontrano con l’hard rock.
La seconda “Change My Life Again”, raddrizza il tiro con delle melodie trasportanti. Troppo simile alle partenze maideniane, la terza “Slaves of The System” si affaccia sovente alle note del gruppo britannico: poco originale. “Forgive Me” è la ballad del disco, un buon brano struggente con melodia pacata. Si continua con “Take Off Your Disguise” dalle ritmiche incisive e dal ritornello trasportante.
Slaves Of The System si chiude con “Someone Here My Call” e “There’s a Battle in my Mind”, mettendo in mostra la vena hard rock che la band vuol proporre. Probabilmente, rimanendo troppo attaccati al genere, i 7th Floor non sono riusciti a creare molti spunti personali e, alcuni brani, possono risultare monotoni.
Un album nella media che attira con alcune soluzioni come coretti e atmosfere rockeggianti (si veda “There’s a Battle in my Mind”).
Stefano De Vito
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