IndustrialRecensioni

ZAP – Demo 2003 (Autoprodotto – 2003)

Zap è un personaggio ricco d’inventiva e di buone idee e questo è ciò che si sente nella sua musica; purtroppo le idee sono tante e i mezzi scarsi ma ciò non ostacola la voglia di far musica.

Alfiere dell’industrial metal nostrano, Zap si profila come una one man band con un sound ed un feeling ben particolari. Le sedici tracks incluse nel demo 2003 dimostrano una buona dose di creatività, anche nelle celebri covers di “The man who sold the world” e del soundtrack di “Don Camillo”, rivisitate in versione industrial.

Come ho detto sopra il nostro povero Zap si è dovuto avvalere di mezzi non proprio ultrasofisticati ma tutto sommato è la musica che importa .

E’interessante vedere come ogni singolo brano raccolga in sè una storia particolare: cito a questo proposito “Empty V”, riflessione sulla merda che opprime i nostri network, “Tech-no-logic” e “Not another happy ending” che presentano dei richiami molto forti al sound dei Voltage, ex band del nostro caro compare e “Scarlet Woman” onorificenza ai Death SS.

Il demo è un carnevale di campionamenti, suoni claustrofobici e rimbombanti; in alcuni momenti pare che si avvicinino al black, in altri ripiombano in un industrial molto vicino a quello dei N.I.N di mr. Reznor. Inusuali i suoni di chitarra, ben lungi da quelli pesanti ed oscuri dei colleghi Ramnstein.

Ho sempre ribadito in prima persona di non essere molto amante di musica elettronica e ho sempre boicottato l’uso abuso di campionamenti e roba del genere. Ma c’è anche chi ha delle buone idee da sviluppare e le sviluppa con l’ausilio di mezzi elettronici senza però trascurare quello che il nucleo pulsante della musica: il sentimento. Non trascuriamo comunque l’inventiva e direi anche l’originalità; infatti di frequente mi trovo ad ascoltare gruppi ed artisti nuovi, che, nonostante si avvalgano di tecniche di registrazione sofisticatissime, risultano tremendamente vecchi. Forse la qualità non alta di questo prodotto non è del tutto un male. Nelle sostanze grezze a volte si può gustare la verace essenza di un prodotto artistico, di qualunque stampo esso sia.

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