
Atmosfere cupe ed inquietanti, in questo demo dei Winter of Life, veramente interessante nelle trovate e nelle scelte stilistiche e ben curato negli arrangiamenti. Forse la registrazione risulta un po’ troppo debole, specialmente quando si tratta di dare alle chitarre la giusta pesantezza, che crea quel gradevole contrasto col comparto tastieristico.
In generale ci troviamo davanti ad un prodotto veramente piacevole da ascoltare: sonorità ipnotiche e lente si incontrano con lo stoner più pesante all’insegna di chitarre monolitiche e tempi lineari e granitici. Ben accostato anche il cantato pulito/growl.
La band, nonostante il genere sia molto lineare e poco dreamtheateriano, danno dimostrazione di una buona conoscenza tecnica dei propri strumenti. Ai soli iperveloci prediligono un assolo dalla struttura diretta, cantabile e di gran gusto senza eccessive pacchianate.
Veramente bello. Per amanti dei Pink Floyd e di qualche cosa di più moderno.
Alessandro Nespoli