Il chitarrista svadese Robin Vagh forma i Vagh nel settembre del 2000 per realizzare quel sogno nato nella metà degli anni ’70, quando iniziò ad avvicinarsi alla musica e alle sonorità di band tipo Black Sabbath, Led Zeppelin, Deep Purple fino alla NWoBHM, l’AOR.
Iniziò a suonare e formò la sua prima band nel 1979.
Oggi con i Vagh cerca di ridare vita in svezia alla NWoBHM e l’AOR, che ormai sono completamente dimenticati.
Brani brevi e diretti, ben arrangiati, ritornelli che subito si stampano in testa, gli ingredienti ci sono tutti, peccato che la registrazione, in alcuni casi, non è tra le più adatte, sono state fatte delle scelte non opportune per il genere proposto, comunque tutto sommato può andare.
Spiccano sicuramente le ottime doti di songwriting della band e in particolar modo di Vagh con gli ottime ritmiche e i coinvolgenti assoli, perfetto il vocalist, Jonas Blum, riesce ad esprimere il meglio in tutti i casi con la sua calda e avvolgente voce, affascinante il gusto del suono proposta dalle tastiere di Tom Rask, in classico stile anni ’70, nulla di estremamente eccitante il lavoro svolto da batteria e basso.
Tutto sommato un buon lavoro che può essere sicuramente migliorato in qualche arrangiamente, in alcuni casi alcuni accostamenti tra stili musicali diversi sono troppo azzardati. Sicuramente meglio la scelta dei suoni in fase di registrazione.
Per i nostalgici è certamente un lavoro da ascoltare.
BF