Ecco ritornare a Milano i mitici Exploited, band capostipite del punk hardcore più intransigente e anarchico, che qui festeggia i venticinque anni della loro onorata carriera. Il tour italiano questa volta prevede ben quattro date: 11/11 a Bassano del Grappa, il 12/11 a Milano, il 13/11 all’Estragon a Bologna e il 14/11 a Caserta.
Raggiungo il Transilvania verso le 19:30/19:45 e la gente che aspetta è veramente tanta. Finalmente il locale apre verso le 20:30 e subito è stracolmo di punk nonchè metallari vari. Apre un gruppo di supporto, che purtroppo non so dirvi chi fossero, dato che non erano neppure schedulati. Nonostante la loro proposta musicale non sia cattiva, un misto di hardcore punk, sono accolti con sufficienza e disinteressamento dal pubblico.
Finalmente è il momento degli Exploited, che attaccano subito con “The Massacre”, la song stessa tratta dall’omonimo album per l’appunto. Wattie e il resto della band sembrano particolarmente in forma, e il pubblico è già in delirio. Subito si scatena il pogo più massiccio seguito da vari stage-diving. Sono riproposte le classiche canzoni del repertorio della band: “Usa”, “Dead Cities”, “Sex and Violence”, “Dogs of War”, “Attack,Alternative” e anche song più recenti tratte dalla loro produzione odierna: “Beat the Bastards”, “Fuck the System”, forse più orientata ad un thrash-core veloce e potente che non lascia tregua all’ascoltatore.
Da menzionare anche “Troops of Tomorrow” e “Jesus is Dead”, quest’ultima tratta dal loro minilp del 1988 e difficile da sentire ai loro show. Il concerto si chiude infine con gli Exploited che lasciano il palco, anche se il pubblico non ancora soddisfatto acclama i suoi idoli a squarciagola.
Eccoli quindi rientrare per il gran finale : e qui il loro inno di battaglia “Exploited Barmy Army” e “Punks Not Dead” vedono la fine di questa fantastica esibizione di un gruppo che non risente minimamente dell’età che avanza. C’è da dire che tutte le canzoni sono state suonate alla perfezione e con dei suoni veramente devastanti, anche i classici cavalli di battaglia sono stati suonati con rabbia e dedizione per un gruppo che si è ormai una realtà consolidata e stabile nella scena mondiale.
Spero di rivedere al più presto gli Exploited intatto aspetto con impazienza di sentire qualcosa di nuovo della loro produzione.
Ermanno Mainardi