Logan Makiah e Doug Jackson erano la spina dorsale e le menti geniali dei Retched e scrissero l’intero EP “The Overlord Messiah” nel 1988 – originariamente, fu registrato ai Maximus Studio di Fresno, California. Sfortunatamente, subito dopo aver iniziato a suonare dal vivo, la band iniziò ad avere problemi con il management; inutile dire che subito dopo tutti i tumulti, la band si sciolse e “The Overlord Messiah” fu abbandonato. Ma, David DerMinasian conserva l’ultima copia della cassetta esistente, avvolgendola con cura in una bandana e desiderando di avere la possibilità di pubblicarla… Uscito come disco autoprodotto nel 2016 – rimasterizzato da Landr Mastering Services, finalmente oggi, grazie alla Sliptrick Records, questo EP del 1988 vede finalmente la luce con un’etichetta.
Presentato come disco thrash metal, premo il tasto play e ascolto… Il dischetto inizia con “Black Leather And Me”, e si viene subito catapultati in un sound ottantiano, fra speed metal, US power metal e thrash metal (e lo ammetto… adoro queste sonorità!). “Insane” segue a ruota, senza lasciare fiato a chi ascolta; una canzone senza rallentamenti, tirata e diretta. Dopo l’interessante “Lost in The Night”, parte la cavalcata di “Metal Knights”, brano ricco di cliché ottantiani di scuola americana, ma molto gradevole (sembra di aver messo su un disco dei Wild Dogs, primi Hexx, etc…). Segue “Pharaoh’s Curse” e la titletrack che chiude il dischetto, con cui la band ci regala altri due brani carichi di energia ed atmosfere interessanti (specialmente nella traccia conclusiva).
Un EP che farà bella mostra di sé per chi è cresciuto a pane e queste sonorità, dove contava poco l’etichetta, ma era più importante la passione e la sostanza (e qui c’era, eccome!). Il tempo è passato, ma resta sempre un piacere riscoprire band “minori”, che però hanno contribuito alla crescita della nostra amata musica. Certo, niente di nuovo, ma ricordate una cosa: questo dischetto è stato registrato (originariamente) nel 1988… quindi, ha il sound giusto, anche a distanza di tanti anni.
Oggi, il progetto Retched risulta come one man band (almeno così leggo dalle informazioni della Sliptrick Rec.), con David DerMinasian che suona tutto: chitarre, basso, batteria e voce; ma, cercando in Rete, ho letto che nel 2016 è riuscito a suonare con alcuni membri originali (forse, in occasione dell’uscita della release che abbiamo ascoltato!). Cosa aggiungere? Niente. Dovete ascoltarlo per forza!
Voto: 7,5/10
Giovanni Clemente
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