Secondo album per la band horror metal nostrana Hell Theater, che sotto le ali della sempre molto attiva Wormholedeath realizza un vero metal concept dai tratti horror e macabri che riguarda la figura di S’Accabadora. Vi riportiamo giusto qualche cenno su questa figura femminile molto particolare e inquietante: “Una donna realmente esistita nel passato e forse ancora esistente in zone molto rurali, alla quale venivano attribuite doti magiche, una sorta di strega vestita di Nero. Il suo ruolo era quello di porre fine alle sofferenze degli anziani moribondi e malati terminali, per pietà, su richiesta dei parenti, colpendo la nuca con uno speciale martello “Mazzolu”… A volte però i parenti per amor suo ingannavano l’Accabadora e allora lei scatenava le sue maledizioni”.
Il disco è un sunto praticamente di tutto il metal estremo dei primi anni Ottanta, e quindi abbiamo quasi un’ora di heavy metal malefico e cattivo in tutti i sensi, dove la personalità e la voce di Victor Solinas riesce a infondere un’aura terrificante a delle canzoni che hanno il grande pregio di presentare vari approcci, da quello più veloce e immediato a quello più cadenzato. Talvolta abbiamo pezzi che fungono da intro, outro o intermezzi, dove la musica si limita al minimo indispensabile dove si respirano quelle atmosfere che certi Goblin o Paul Chain hanno messo in pratica molti decenni fa.
Ma anche quando la band spinge sull’acceleratore non lo fa mai all’arma bianca e mantiene un approccio per certi aspetti raffinato e tecnico che arricchisce e cambia repentinamente l’atmosfera a brani che altrimenti sarebbero da definirsi solo come thrash tout court.
“Eyes Painted Blood”, “A Strange Death”, “Church of Saint Anthony, Pt. 2” e “Morte Be Thy Name”, sono canzoni che colpiscono per una potenza inimmaginabile, ma soprattutto per una capacità di costruire dei pezzi che non annoiano mai grazie alla bravura di tutta la band. Unh Buryan alla batteria è una garanzia, e riesce a seguire i riff intricati di Brian Steele e Bob Axx, e l’album non ha un solo calo di tono. Un album da non perdere, per finire in bellezza con un condensato di oscurità questo 2022.
Voto: 8,5/10
Joker
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