
Anche se la produzione è pastosa, si riesce ad ascoltare un rock melodico ben definito.
Le partiture sono molto classiche e fanno pensare ad un remake delle già tante band in circolazione benchè nel demo ci sono personali improvvisazioni come la parte finale di “Poetica Provvisoria”.
Difficile da comprendere perchè questo demo ha tre tracce cantate in italiano e subito dopo le stesse tre tracce cantate in inglese. C’è incertezza su cosa si è costruito. Il lavoro scorre con una certa facilità all’orecchio dell’astante e non sortisce emozioni forti per la poca varietà di soluzioni create.
La voce della cantante è ottima e solleva il tutto in alcuni frangenti.
Altalenante demo.
Stefano De Vito