
I Carcass proseguono incessanti nella continua evoluzione del loro sound, e, in tale ottica, nel 1991 reclutano il bravissimo chitarrista svedese Michael Amott (attualmente leader di Arch Enemy e Spiritual Beggars), proveniente dal gruppo dead svedese Carnage.
Il risultato di questo connubio è la pubblicazione di “Necroticism”, un capolavoro in cui s’intrecciano la furia grindcore degli esordi, riff monolitici e intricatissime partiture chitarristiche che spesso si aprono su inaspettati ed efficaci momenti melodici. Nessuna altra band grind, a parere di chi scrive, ha mai più raggiunto tali vette compositive, infatti perle quali “Corporal Jigsore Quandary” ed “Incarnated Solvent Abuse”, a distanza di ben 16 anni dalla pubblicazione del disco, sono ancor oggetto di innumerevoli cover da parte dei gruppi della scena estrema, vedi The Berzerker e General Surgery. “Necroticism” ebbe il pregio di sdoganare il grind dall’underground e di farlo assurgere a fenomeno musicale di proporzioni mondiali, ed infatti nel 1992 i Carcass si imbarcarono nel Gods of Grind Tour, con cui girarono i cinque continenti assieme ad Entombed, Cathedral e Confessor.
In concomitanza col tour venne anche messo sul mercato l’Ep “Tools of the Trade”, incluso nelle edizioni rimasterizzate di “Necroticism”, che contiene al suo interno un’altra hit del combo di Liverpool: la violentissima “Hepatic Tissue Fermentation”. Un solo consiglio: comprate questo disco!
Track list:
1) Inpropagation
2) Corporal Jigsore Quandary
3) Symposium of Sickness
4) Pedigree Butchery
5) Incarnated Solvent Abuse
6) Carneous Cacofinny
7) Lavaging Expectorate of Lysergide Composition
8) Forensic Clinicism / The Sanguine Article
Marco Cramarossa