Personalmente, non sono n’è un’amante del grunge, n’è dello stoner e, più in generale, delle varie tendenze odierne del rock. Ma, lasciando, non del tutto, al di fuori di questo contesto, le mie personali preferenze, desidero essere obbiettivo. Il demo dei capitolini b-code è un buon inizio, nonostante la giovane età della band (2002).
I quattro brani inediti presenti sul demo sono suonati in maniera coerente e logica. Ovviamente il sound della band non presenta ancora dei tratti totalmente personali e risente delle influenze di band come i primi Soundgarden, in alcuni punti i Pearl Jam, i Silverchair, gli Alice in Chains e i Millencolin.
In ultima analisi il demo risulta apprezzabile ed orecchiabile. L’originalità è una cosa che poi verrà sicuramente col tempo e con la crescita sia in termini di età che di stile.
Alessandro Nespoli