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:: Hyrgal - Fin de Règne - (Les Acteurs de l’Ombre Productions - 2020) Una copertina rossa, come le zone del lockdown italiano, ci porta nel mondo dei francesi Hyrgal; “Fin de Règne” è il loro secondo disco (il debut “Serpentine” è del 2017) e in circa 40 minuti il trio francese ci porta in un mondo di atmospheric black metal che strizza l’occhio al post/black contemporaneo (a tratti vicino al doom). “Colère Noire” apre il disco, catapultandoci in questo vortice duro e oscuro con una melodia ossessiva e ostile. Segue “Malthusien”, anche qui le atmosfere ostili “illuminano” il brano, accompagnandoci in cambio di tempo vicini al post/black e mantenendo la melodia ossessiva per tutto il brano. Atmosfere spirituali ci accompagnano brano dopo brano, fra chitarre taglienti e ritmi martellanti; un buon disco di Black Metal francese. A regalare emozioni con la voce e la chitarra è Clement Flandrois (noto anche nei Svart Crown); al basso Alexis Chiambretto, che ha curato anche la parte grafica del disco; e a regalarci le martellate dietro le pelli ecco Nicolas Muller (ex Svart Crown). Fra i brani che (più) meritano l’attenzione degli amanti del genere, abbiamo “Sépulcre” (la quarta traccia) e “Héritier Mort-né” (la sesta e penultima traccia): due pezzi molto belli ed atmosferici, ma non aggiungo altro, perché vi invito all’ascolto – potete avere un assaggio anche su YouTube. Personalmente, “Fin de Règne” è stata una piacevole scoperta: un disco che ascolterò e riascolterò sempre volentieri. Adesso però, tocca a voi… Ascoltatelo!
Voto: 7,5/10
Giovanni Clemente
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:: Hyrgal - Serpentine - (Les Acteurs De L’Ombre - 2018) Hyrgal è una nuova band francese, formata dal chitarrista Clément Flandrois (qui anche cantante), già “noto” come chitarrista degli Svart Crown; e “Serpentine” è il loro primo disco. Nonostante la band sia nata in origine nel 2007, per vari cambi di line-up (come spesso accade!) Clément era stato sinora costretto a “rimandare” questo nuovo progetto. In ogni modo, il sound proposto è profondamente radicato nell’arte oscura e nelle sue espressioni; La band francese si muove in territori “atmospheric black metal” ed è consapevole di non inventare nulla, ma di suonare con passione (cantando in lingua madre); il sound è violento e rigido, la voce di Clément è disumana e disperata, ed è accompagnata da riff possenti e ritmiche intense. Le atmosfere, nonostante l’oscurità e la decadenza, si muovono tra emozioni forti e malinconiche. Sette tracce di black metal atmosferico e monolitico, dove l’apertura spetta a “L’Appel”, seguita da “Mouroir”, “Till”, “Représailles”, “Aux Diktats De L’Instinct”, “Rite” e la conclusiva “Etrusca Disciplina”. I brani sembrano lasciarsi influenzare dall’oscuro fascino dei paesaggi alpini, dai paesaggi monotoni e tranquilli di montagne innevate e frenetiche chitarre che si dipingono di nero, anche grazie alle voci urlate, che si sviluppano brano dopo brano. L’album scorre tranquillamente, nonostante il genere proposto… e la voglia di premere nuovamente “play” è palese, perché “Serpentine” è davvero un buon disco! Complimenti alla LADLO per l’ennesimo centro… e voi, amanti oscuri di queste sonorità, accorrete a supportare questa band francese, merita! Le parole non sostituiranno mai la musica, e la cosa migliore per voi è decidere di ascoltare questo disco. Verrete sicuramente “toccati”, come lo sono stato io, da tanta energia; da una forza primitiva, quasi istintiva, che ti colpisce dritto in faccia come uno tsunami… e ancora, con una dualità tra il dilagare di parti melodiche (pur sempre oscure) e un black metal privo di artifici, che va scuotendo la fragile struttura umana. Noi di Raw & Wild ve lo consigliamo!
Voto: 7,5/10
Giovanni Clemente
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